Il sindaco di Sava Iaia favorevole alla Regionale 8 ma prima mobilitazione per la Bradanico Salentina

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“Lavoriamo tutti insieme per completare la bradanico salentina in primis e, poi, dopo avere conosciuto e valutato il nuovo progetto della regionale 8, che è molto meno impattante rispetto alla prima stesura, impegniamoci per la realizzazione di questa ulteriore arteria, importante per decongestionare il traffico sulla litoranea e, soprattutto, per tutelare le dune che, a causa del parcheggio selvaggio estivo, stanno scomparendo.
Superiamo le perplessità iniziali e cerchiamo di guardare all’opera nel suo complesso, senza preconcetti ideologici.”
L’appello è del Sindaco di Sava Avv. Dario Iaia che interviene nel dibattito sulla strada Regionale 8.
“L’Italia è un paese che non sa fare a meno delle sterili polemiche e, per questa ragione, difficilmente riesce a centrare gli obbiettivi che si prefigge,” sostiene il primo cittadino di Sava “Difficilmente – commenta Iaia – riusciamo a superare il momento della giusta dialettica e del confronto per passare a quello della concretezza e della fattività per realizzare opere che servano ai nostri concittadini. Ne è un esempio il dibattito sulla realizzazione della regionale 8. Noi crediamo che si debba partire da una considerazione di fondo e cioè che un’opera quando viene cominciata e finanziata deve essere completata. Non è più tollerabile assistere alla realizzazione di cattedrali del deserto che diventano, nel tempo, l’emblema dello spreco del denaro pubblico. E, da questo punto di vista, la bradanico salentina ne è l’esempio locale più lampante: opera pubblica la cui realizzazione ha preso il via anni ed anni addietro e che ancora non vede la luce, pur essendo quasi completa in alcuni tratti, come quello tra San Marzano, Sava e Manduria.

iaiatag“Ed allora – precisa il sindaco di Sava – prioritario diventa il completamento di questo tratto viario. Occorre una grande mobilitazione da parte di tutte le forze politiche e sociali e delle cittadinanze per superare le pastoie burocratiche che ancora, inspiegabilmente, tengono al palo questa opera e reperire le risorse finanziarie necessarie per il completamento. È inconcepibile che si attendano ancora anni e che si continui ad assistere inermi al degrado di questa opera che tra qualche tempo diventerà di per sè inutilizzabile, volendo sorvolare sulla assurdità di situazioni che si sono venute a determinare nei confronti di quei cittadini che si sono visti escludere l’accesso al proprio terreno.”
Ma Iaia si rivolge anche a quell’ambientalismo esasperato: “La politica dei ” no” a tutto ed a tutti, dal depuratore alle arterie stradali, a tutto ciò che è sviluppo, ha imbalsamato i nostri territori che rimangono, nei decenni, sempre uguali a loro stessi. Noi – conclude il primo cittadino – abbiamo invece bisogno che le risorse vengano spese nei nostri territori, anche e soprattutto attraverso investimenti pubblici importanti, in modo tale da dare ossigeno alla nostra economia e creare, in questo modo, nuovi posti di lavoro, tenendo sempre presente che alla nostra inerzia corrisponderà sempre l’attivismo di altri territori, che utilizzeranno al nostro posto quelle risorse.”