Il sen. Iurlaro (F.I.) su mobilità dipendenti province

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Il Senatore di Forza Italia Pietro Iurlaro pone l’accento su quello che definisce un “pastrocchio normativo venutosi a creare con l’entrata in vigore della Legge Delrio prima e con la legge di stabilità dopo, tra caos di competenze e servizi, spicca in senso negativo il complesso, articolato e, per certi versi, perverso processo di mobilità dei dipendenti delle province che, dal primo gennaio, dovrebbero aver stabilito dotazioni organiche in misura pari alla spesa del 50%”. “La stessa norma, però, – spiega ancora il senatore azzurro – appare in contrasto con un provvedimento antecedente all’entrata in vigore della legge di stabilità che, invece, prevede la copertura di 1031 posti presso il ministero di Grazia e Giustizia, 45 posti di referendario di TAR del ruolo della magistratura amministrativa e 18 posti di referendario nel ruolo della carriera di magistratura della corte dei conti, ma con requisiti che, nei fatti, negano la mobilità ai dipendenti provinciali in soprannumero favorendo, invece, i soli dipendenti ministeriali.” L’argomento è stato al centro di una interrogazione che il Sen. Iurlaro ha posto al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro della Giustizia evidenziando i “paradossi di un pasticcio istituzionale che, da un lato, determina condizioni di incredibile caos nelle competenze e quasi certe condizioni di prossimi dissesti finanziari per molte province incerti gli equilibri finanziari e, dall’altro, rende incerta la possibilità di approvare bilanci di previsione 2015 e, quindi, di corrispondere le retribuzioni al personale dipendente per l’intero anno”
Iurlaro chiede di conoscere quali iniziative il Governo intende intraprendere per risolvere una situazione di profonda crisi in cui versano gli Enti Provinciali, con conseguenze negative, e anche drammatiche, sui servizi, sui cittadini e sui dipendenti.

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