Igeco. Durante: la mia colpa? Quella di chiedere trasparenza!

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“In questi giorni la Igeco mi sta indicando come l’unico responsabile di ciò che è successo: in pratica sarei stato io a sobillare i precari..”

E’ quanto afferma il Consigliere Comunale di Manduria Arcangelo Durante, unico consigliere che si è battuto sin dall’inizio per garantire la trasparenza nelle assunzioni e pari opportunità tra tutti i disoccupati in attesa di una possibilità di lavoro. “Questo ha fatto capire la Igeco,…” – prosegue Durante nella sua contro replica alle dichiarazioni della Dott.ssa Ricchiuti amministratore della Igeco. “Tutto questo ovviamente non è vero. Io ho solo fatto il mio dovere di consigliere comunale, chiedendo trasparenza nelle assunzioni che ancora non si sono fatte, nonostante il contratto siglato dalla Igeco preveda che il personale sia nel numero di 50/51 unità.” – sottolinea Durante – “A tal proposito chiedo all’Igeco, perché l’ho chiesto all’assessore ma non ho avuto risposta, se le fatture di ‘pagamento che ha presentato da gennaio ad oggi, le abbia calcolate sulla base di 51 lavoratori o meno”.
“Ho l’impressione che la Igeco voglia scaricare su di me le molte cose che non vanno nel servizio. Insomma la tattica usata sarebbe quella che la migliore difesa sia l’attacco, naturalmente contro di me. Io respingo tutto questo ed affermo – e per me parla il mio impegno trasparente di amministratore- che ho solo fatto il mio dovere in difesa degli interessi della mia città.”
“Non ho mai segnalato alcuno alla Igeco per lavorare in tutti questi anni. Può dire la Igeco se anche gli altri consiglieri o amministratori hanno fatto la stessa cosa? Può dire la Igeco di non aver ricevuto insistenti segnalazioni da parte dell’attuale amministrazione o quella precedente?
Ho fatto sapere ai miei concittadini che molti disoccupati, pur avendo avuto i requisiti menzionati nell’avviso di selezione, inspiegabilmente, non sono stati chiamati per sostenere le prove selettive; inoltre, ho fatto sapere che la Igeco, nel bando fatto per il Comune di Lizzano, per l’assunzione di personale -(bando fatto attraverso la solita società interinale)- ha chiesto, come primo requisito per poter partecipare alla selezione, la residenza nel Comune di Lizzano, mentre nel bando fatto per la selezione del personale da impiegare a Manduria, il requisito era diverso: bisognava essere residenti nella provincia di Taranto. Perché questa decisione. Due bandi comunque illegittimi, costituzionalmente.”
“Dire tutto questo significa aver denigrato la Igeco?
– si chiede e sfida l’azienda “Possiamo andare, signori della Igeco, davanti ad un magistrato: io non ho niente da nascondere ed ho operato esclusivamente nell’interesse della mia città.” E conclude augurandosi immediati chiarimenti.

Durante rimarca infine la diversa procedura di selezione effettuata nei Comuni di Manduria e di Lizzano dalla società interinale “Randstad” sempre per conto della Igeco
“Pur essendo la stessa azienda IGECO, mentre nell’avviso di selezione del Comune di Manduria era prevista la partecipazione di tutti coloro che avevano la residenza nella Provincia di Taranto, invece per la selezione del Comune di Lizzano la partecipazione era riservata solo per i residenti.” Questo criterio “territoriale” era stato suggerito all’azienda dal Consigliere Durante in occasione della conferenza stampa di presentazione del nuovo servizio all’unico scopo di favorire i disoccupati di Manduria. E considerato che tale richiesta altrove è stata possibile conclude con una domanda: “si tratta di incapacità del Sindaco Massafra, o c’è altro?”

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