Iesit: prima causa decessi Mesotelioma a Taranto, patologie cardiovascolari nel distretto di Manduria

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Sono i quartieri a ridosso dell’area industriale Tamburi, Paolo Sesto, Borgo e Città Vecchia le aree di Taranto il cui fattore ambientale, più influente, determina un aumento considerevole del rischio di ammalarsi, e dove si rileva più frequentemente l’eccesso di ricovero e purtroppo di conseguente decesso. A queste conclusioni giunge lo Studio Iesit che, finanziato dalla Provincia, effettua un’indagine epidemiologica nel sito inquinato di Taranto, confermando in sostanza quanto già rivelato dallo studio Sentieri sul tasso di mortalità nell’area di Taranto. L’importanza di questo nuovo studio, illustrato dagli esperti
della Asl ionica, dell’Arpa e dell’Università di Bari sta nel fatto che per la prima volta si indaga anche sulla morbilità ovvero sul numero dei casi di malattia registrati durante un
periodo dato in rapporto al numero complessivo delle persone prese in esame e sul numero dei ricoveri confrontando i dati di Taranto con quelli dei 29 Comuni della Provincia e con il resto della Regione. Emerge un dato significativo: tutti gli indici relativi al territorio ionico sono superiori all’indice regionale. I dati riportati, calcolati sulla base di numeri assoluti e quantità, esprimono indici di rischio, quindi, quanto nella località indicata è concreto il rischio di ammalarsi o di morire per tumore e per tutte le altre cause. Mentre il rischio-morte prende in esame il periodo 2001-2008, quello di ricovero è relativo agli anni 2001-2010.

Superano l’unità, quindi, si rileva un aumento statisticamente significativo per le categorie morti e ricoveri nei malati di mesotelioma, tumori al polmone, al pancreas, al fegato, alla vescica, al rene, all’encefalo. Problematiche particolari – spiegano nello studio – emergono per patologie correlate, oltre che per l’inquinamento ambientale, anche agli stili di vita come l’infarto Miocardico Acuto e la Cirrosi Epatica. Le tabelle evidenziano la diffusione di patologie vascolari oltre che in tutti i rioni tarantini ma anche nell’area del distretto sanitario di Manduria con picchi nell’area di Sava, Lizzano, Torricella, Avetrana per mortalità da infarto Miocardico acuto sopratutto nelle donne.
Per l’area Città vecchia-Borgo il rischio di morte più alto è legato al mesotelioma, nelle donne è 7.74, negli uomini 6.1; poi alla cirrosi epatica (2.58), al tumore alla vescica (2.03 e 1.8), al tumore al polmone (1.86 e 1.63). Il rischio-ricovero riguarda le allergie in età pediatrica (18.53), poi al mesotelioma (2.75 e 1.91), al tumore alla vescica (1.87 tra le donne), al tumore al polmone (1.53 tra gli uomini). Paolo VI Sale a 12.19, tra le donne, l’indice di rischio-morte per il mesotelioma mentre per gli uomini è di 5.15, a 2.69 è il tumore alla vescica, a 2.14 la cirrosi epatica, a 1.93 il tumore al polmone. Il record per il rischio-ricovero compete alle allergie in età pediatrica (19.17). Ai Tamburi il pericolo di morte più alto riguarda sempre il mesotelioma (9.39 e 5.558), poi la vescica e la cirrosi epatica; il rischio ricovero, con indici molto più bassi segue lo stesso schema.

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