Grottaglie. Parte il progetto “Affidati”per la cura dei minori di famiglie in difficoltà.

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Promuovere e incoraggiare l’affido familiare. E’ questo lo scopo con cui l’Ambito Territoriale n. 6 relativo al Piano Sociale di Zona, di cui Grottaglie è il Comune capofila, avvia il progetto “Affidati”.
L’affido familiare è una forma di sostegno che si offre ad una famiglia in difficoltà, ospitando un minore, quando i suoi genitori non sono temporaneamente in grado di prendersene cura a causa di svariati motivi.
Protagonisti dell’affido sono in primo luogo i minori, l’anello più debole e delicato della catena a cui devono essere rivolte tutte le cure e le attenzioni possibili, quindi la famiglia d’origine e le famiglie affidatarie, che possono essere composte da coppie sposate, o conviventi, oppure adulti “single”, con e senza figli.
Il progetto, coordinato dagli Uffici dei Servizi Sociali dei rispettivi Comuni facenti parte dell’Ambito, si avvale della collaborazione innanzitutto del Distretto Socio Sanitario n° 6 dell’ASL nella persona del Dott. Cosimo Basilico e di altri vari partner: Cooperativa Sociale Crescere Onlus, Cooperativa CO.ME.TA. s.c.a.rl e L’Associazione di Promozione Sociale Il Girasole Onlus. Al fine di informare e sensibilizzare la cittadinanza sull’argomento sono stati organizzati una serie di convegni che si terranno in diversi Comuni dell’Ambito, e cioè Grottaglie, Carosino, Faggiano, San Giorgio Jonico, Monteiasi, San Marzano di San Giuseppe e Leporano.
Si inizierà lunedì 23 novembre 2015 alle ore 10.00 presso la sala Consiliare del Comune di Grottaglie con la presentazione del progetto e si conclude il 17 dicembre a Pulsano.
“Con questo progetto, – ha detto l’’Assessore ai Servizi Sociali del Comune capofila, dr. Aurelio Marangella – che personalmente ritengo di una grande importanza oltre che di grande crescita culturale e sociale di una comunità, ci proponiamo di intervenire attraverso un’azione mirata di sensibilizzazione ed informazione della cittadinanza sull’affido familiare, nonché di fornire sostegno e formazione alle potenziali famiglie affidatarie e alle famiglie di origine che si trovano costrette all’affido a causa di situazioni economiche e/o ambientali e familiari di particolare disagio”.