Giuseppe Turco (PcE): Una pdl sulla concessione in comodato degli immobili regionali in disuso

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Il Consigliere Regionale de La Puglia con Emiliano Giuseppe Turco ha presentato una proposta di legge a sostegno del settore del volontariato.

“Una legge dal doppio valore sociale: sostegno alle tantissime e meritevoli realtà che, con abnegazione operano nel terzo settore, e recupero dell’immenso patrimonio pubblico, spesso lasciato all’abbandono e al degrado”.

La proposta di legge è stata depositata nelle scorse ore, “Norme sulla concessione in comodato d’uso di immobili regionali ad enti no profit che operano in campo socio-sanitario”. Si tratta di sei articoli, senza oneri e spese per la Regione Puglia, che stabiliscono la concessione di immobili regionali e disciplinano i rapporti tra l’ente e i beneficiari.

“La finalità del testo, condiviso e apprezzato anche dai colleghi consiglieri del gruppo, Paolo Pellegrino e Alfonso Pisicchio – spiega Turco – è quella di contribuire, e aggiungo finalmente, all’attuazione delle leggi statali (che esistono ma che spesso vengono disattese) alla cessione in comodato d’uso degli immobili regionali alle associazioni, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, onlus che operano in ambito socio-sanitario. Un ambito caratterizzato dallo svolgimento di attività atte a soddisfare, mediante percorsi assistenziali integrati, i bisogni di salute della persona. A queste prestazioni sanitarie vanno contestualmente accompagnate azioni di protezione sociale in grado di garantire, anche nel lungo periodo, la continuità tra le azioni di cura e quelle di riabilitazione”.

“È chiaro – conclude Turco – che tutte queste attività hanno bisogno di spazi fisici, di contenitori stabili e funzionali, di un punto di riferimento non solo per i volontari ma anche per i fruitori. Spesso nella mia attività professionale di medico incontro tantissimi ragazze e ragazzi, ma anche madri e padri di famiglia che prestano ore del proprio tempo per dedicarsi agli altri. Bene, questa filiera umana della solidarietà ha bisogno di risposte che spesso la burocrazia tarda a dare”.