“Giorno del Ricordo”, la proposta: intitoliamo una strada ai manduriani vittime delle Foibe

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“Egregio Signor Sindaco, siamo gli alunni delle classi V della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo “Don Bosco”. Torniamo a scriverLe ed abbiamo scelto questa particolare forma di comunicazione perché riteniamo che la proposta, che sottoponiamo alla Sua attenzione, possa stimolare la riflessione dell’intera comunità manduriana e suscitare un confronto costruttivo di opinioni.

A scuola, con le nostre maestre, in queste settimane abbiamo affrontato alcuni argomenti relativi ad un brutto periodo della nostra storia: ci riferiamo agli orribili fatti accaduti durante la Seconda Guerra Mondiale. Lo spunto ci è stato offerto dalle celebrazioni della Giornata della Memoria; ci siamo avventurati in queste brutte pagine di storia con i disegni e le poesie dei “bambini di Terezin” e siamo rimasti increduli di fronte a tanta efferatezza umana. In seguito, abbiamo fatto nostro il lavoro dei compagni della scuola secondaria di 1° grado ed ascoltare l’intervista alla sopravvissuta ai campi di sterminio, Elisa Springer, ha suscitato in noi forti emozioni. Purtroppo, con nostro grande rammarico, abbiamo scoperto che, contemporaneamente al genocidio del popolo ebreo, se ne compiva un altro, non meno cruento, a danno di quei connazionali che popolavano le terre italiane al confine occidentale con la ex Jugoslavia. Un genocidio, quest’ultimo, tenuto quasi nascosto, del quale si è cominciato a parlare solo a partire dal 2004, grazie alla legge n. 92 del 30 marzo che ufficialmente riconosceva il 10 febbraio quale “Giorno del Ricordo”, con l’obiettivo di “conservare e rinnovare la memoria degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra”. È importante che di questi drammatici eventi se ne abbia memoria, ricordo, affinché da essi l’uomo sappia trarne insegnamenti. Ed è altrettanto importante che ogni comunità, piccola o grande che sia, si adoperi per lasciare un segno indelebile affinché la memoria e il ricordo di quei fatti resti vivo. Noi, alunni delle classi V dell’I.C. “Don Bosco”, abbiamo prodotto un video che ripercorre a grandi linee i drammatici eventi di cui furono vittime migliaia di connazionali e dalle nostre ricerche è emerso che Manduria piange tre suoi concittadini, vittime della furia omicida dell’odio politico. Ci riferiamo al vicebrigadiere dei Carabinieri Antonio Brunetti, all’agente di P.S. Vincenzo Di Lauro e all’appuntato della Guardia di Finanza Gregorio Scialpi, che in quegli anni svolgevano il loro lavoro proprio nelle zone dell’Istria. Il video, da noi realizzato, potrà essere visionato a partire dal 10 febbraio, nella sezione NOI del sito web del nostro Istituto, www.icdonboscomanduria.edu.it , e sulla nostra pagina Fb, I.C.”Don Bosco” Manduria. Ecco, dunque, la nostra proposta Signor Sindaco: considerato che di questi tre concittadini, la maggior parte dei manduriani non conosce la loro triste storia, perché non ricordarli magari intitolando loro una strada di Manduria che un nome ancora non ce l’ha? Potrebbe essere questo un bel gesto per riappacificarci con un passato quasi dimenticato e riconoscere il sacrificio dei nostri concittadini. Con l’augurio che la nostra proposta possa trovare consenso nell’Amministrazione Comunale da Lei presieduta, La salutiamo cordialmente e restiamo in attesa per un eventuale confronto di opinioni.”

Lettera aperta degli alunni delle classi V I.C. “Don Bosco” Manduria (TA)