Giornata della Memoria. ANPI: “Ricordare la Shoah per non ripetere gli errori del passato”

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“Ciò che è accaduto può ritornare più assurdo e più impensabile di prima” (Primo Levi).
L’associazione ANPI di Manduria, in occasione della Giornata della Memoria

che, anche quest’anno, il 27 di gennaio, si preannuncia densa di iniziative culturali a livello nazionale ed internazionale, sente doverosamente di esprimere qualche considerazione sulla necessità di continuare a tramandare il ricordo della Shoah alle generazioni attuali e future.

Lo sterminio per definizione, perpetrato in massima parte nei confronti del popolo ebraico – ma non solo – coinvolse anche tutti coloro che durante il secondo conflitto mondiale vennero considerati “diversi” solo perché appartenenti a particolari etnie, classi sociali, credo religiosi, orientamenti sessuali e convincimenti politici, col tributo, in particolare in Italia, degli antifascisti, deportati dal regime del Duce. 15 milioni di morti che danno la tragica dimensione di ciò che ha significato quella drammatica pagina di una storia che possiamo ancora considerare recente, data l’esistenza in vita di un discreto numero di sopravvissuti che, nonostante l’età avanzata, trovano ancora oggi la forza di raccontare, ad ogni occasione utile, il carattere di quell’abbominio vissuto sulla loro pelle.

Non dimenticare quindi per far sì che catastrofi umanitarie di quella portata non si verifichino più, in un’era, la nostra, che dovrebbe misurarsi senza mai arretrare, col continuo bisogno di mantenere vivi valori come la dignità umana e il rispetto reciproco, combattendo sul nascere qualsiasi forma di discriminazione. Bisogna quindi lavorare affinché si possa consolidare, a livello mondiale, una coscienza capace di rifuggire da soluzioni insensate come la guerra, contenere quelle sacche di antisemitismo che ancora oggi resistono sotto varie forme e che potenzialmente potrebbero condurci a ripetere gli errori del passato.

L’ANPI è presente sui territori nazionali per continuare a diffondere il messaggio antifascista ritenendolo anche in questa occasione più che mai attuale e strettamente legato al rifiuto di qualsiasi forma di barbarie.