Gallipoli: la Gdf scopre B&B fantasma

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I militari della Guardia di Finanza hanno accertato violazioni amministrative e fiscali nel settore turistico-ricettivo extralberghiero. Nell’ambito di specifici controlli nel settore turistico-ricettivo con l’approssimarsi della imminente stagione estiva, le Fiamme Gialle della Compagnia di Gallipoli, con il coordinamento del Comando Provinciale di Lecce, martedì scorso hanno selezionato e sottoposto a controllo una serie di strutture e singoli appartamenti adibiti a c.d. B&b. Individuate nel cuore di Gallipoli ben otto strutture ricettive fantasma.
Gli obiettivi sono stati individuati consultando i maggiori siti internet specializzati che pubblicizzano le strutture ricettive e di accoglienza turistica nel Salento, in particolare quelle che offrono alloggio e prima colazione. Analizzando i dati presenti in internet, i militari hanno individuato ed acquisito le informazioni necessarie, dai recapiti dei singoli proprietari al numero di stanze e posti letto a disposizione, dai prezzi praticati alla clientela alle recensioni e feedback ricevuti, registrando il tutto in un apposito database. Sono state persino effettuate simulazioni di prenotazione on-line, al fine di verificare l’effettiva ed attuale operatività della struttura monitorata. Non sono mancati i sopralluoghi e la comparazione delle strutture con l’elenco dei B&B autorizzati dallo Sportello Unico Attività Produttive (S.u.a.p.) del Comune di Gallipoli.
Sono emerse diverse irregolarità sia sul piano amministrativo che tributario. In particolare, sono stati individuati e segnalati al Comune per l’immediata chiusura otto B&B completamente abusivi, in quanto privi della “segnalazione certificata di inizio attività” (Scia), obbligatoria ai sensi della Legge regionale che regola l’attività ricettiva nello specifico settore.
Sono state riscontrate violazioni relative all’omesso versamento al Comune dell’imposta di soggiorno spettante per ogni singolo cliente alloggiato presso le strutture controllate. Sotto il profilo fiscale, molti sono risultati “evasori totali”, non avendo provveduto all’assolvimento degli obblighi della dichiarazione dei redditi derivanti dall’attività economica svolta (apertura della partita Iva se si dispone di più tre camere e più di nove posti letto).
Per ricostruire la base imponibile sottratta a tassazione, sono state acquisite informazioni dai 44 turisti presenti nelle strutture controllate, che hanno fornito notizie in merito ai periodi di permanenza e agli importi corrisposti per il soggiorno.
L’attività svolta, in sinergia con le istituzioni salentine (Procura della Repubblica e Prefettura di Lecce), rappresenta un primo intervento volto alla tutela dello specifico settore turistico-ricettivo extralberghiero, a beneficio sia degli operatori economici che svolgono la loro attività nel rispetto delle regole di legalità che degli stessi turisti.
GdF Gallipoli