Furti di ulivi resistenti alla Xylella e danni agli impianti idrici nelle campagne salentine

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Non si arresta l’ondata di criminalità nelle campagne del Salento, dove continuano i furti di ulivi resistenti alla Xylella e dei pali di sostegno. Sempre più frequenti anche i danneggiamenti agli impianti di irrigazione, con tubi tranciati che lasciano gli uliveti completamente a secco. A denunciarlo è Coldiretti Puglia, che segnala l’ennesimo episodio ai danni di un imprenditore agricolo di Vernole, in provincia di Lecce.

Il fenomeno, secondo l’associazione di categoria, è solo la punta dell’iceberg di un sistema criminale più ampio che colpisce il mondo agricolo con furti di mezzi e attrezzature, racket, estorsioni, abigeato, imposizioni di manodopera o servizi, usura, truffe ai danni dell’Unione europea, fino a episodi di caporalato e macellazioni clandestine.

“La criminalità distrugge in pochi istanti il lavoro di anni degli agricoltori – denuncia Coldiretti – e soffoca la concorrenza leale, compromettendo la sicurezza delle campagne e la qualità delle produzioni, con gravi ripercussioni sull’immagine del Made in Italy.”

L’agricoltura pugliese rappresenta una realtà economica e sociale di rilievo, con una produzione lorda vendibile che supera i 4 miliardi di euro, nonostante le difficoltà legate a clima e siccità. Eppure, gli imprenditori agricoli devono fare i conti con veri e propri raid, ormai sistematici, che avvengono anche in pieno giorno e rendono impossibile lavorare serenamente.

Oltre ai furti di ulivi e pali, si moltiplicano anche quelli di materiali come ferro, rame, acciaio e cavi elettrici e telefonici. Le aziende rimangono così isolate e prive di energia, con i pozzi inutilizzabili e gravi danni alle coltivazioni che dipendono dall’irrigazione.

Coldiretti Puglia chiede maggiore attenzione e interventi mirati per tutelare il lavoro degli agricoltori e difendere un comparto strategico per lo sviluppo della regione.