Fuga di gas in cucina, provvidenziale l’intervento della Polizia

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La fuga di gas, proveniente da una vecchia cucina, aveva saturato gli ambienti di un appartamento. Provvidenziale a Grottaglie l’intervento di una volante del locale Commissariato che impegnata nei consueti servizi di controllo del territorio, ha scongiurato, all’interno di un condominio, il concreto pericolo di una esplosione dovuta ad una ingente perdita di gas Gpl da una cucina.
E’ accaduto ieri sera. La operativa del Commissariato di Grottaglie ha inviato una volante in via XI Febbraio in seguito a varie segnalazioni indicanti delle forti esalazioni di gas in strada. I poliziotti, già in una via limitrofa, hanno constatato il forte odore di gas e, prima ancora di individuarne la fonte, hanno provveduto, con non poche difficoltà causate dai curiosi, ad interdire la zona al traffico veicolare e pedonale.
Dopo aver allertato i Vigili del Fuoco, gli agenti sono riusciti ad individuare lo stabile dal quale proveniva il gas e, mentre procedevano al sopralluogo dell’edificio, sono stati avvicinati da un condomine che ha indicato con precisione l’alloggio, abitato da extracomunitari, dal quale proveniva la fuoriuscita di gas.
Gli agenti, con estrema cautela e con tutte le accortezze possibili per evitare di dare origine a scintille, avendo notato che la porta era semiaperta, si sono introdotti nell’appartamento dove hanno riscontrato l’assoluta pericolosità della situazione: l’ambiente era gravemente saturo di gas proveniente da una vecchia cucina in ferro, alimentata da una bombola, dalla quale il gas fuoriusciva.
Chiusa immediatamente la valvola di sicurezza della bombola ed aperto tutte le finestre dell’alloggio, i poliziotti hanno identificato i presenti. Uno di essi, un 20enne della Guinea Bissau, ha riferito che un suo connazionale aveva dimenticato il pomello del gas aperto mentre si era messo, invano, alla ricerca di un accendino. Costoro non si sono resi conto di quanto stesse accadendo perché erano chiusi in un’altra stanza a guardare la tv.

Il successivo sopralluogo dei Vigili del Fuoco ha permesso di accertare il malfunzionamento dell’obsoleto piano cottura, sprovvisto di valvole di sicurezza. La bombola, invece, perfettamente funzionate è stata rimossa e collocata sul balcone.
Il responsabile dei Vigili del Fuoco ha confermato che il gas fuoriuscito appartiene alla categoria del Gpl e ha fornito delle puntualizzazioni che, per la loro importanza a fini preventivi, si ritiene utile divulgare.
Questi ha spiegato che la natura del Gpl è assai più pericolosa rispetto al metano! Quest’ultimo, essendo più leggero dell’aria, aperte le finestre, tende verso l’alto e si disperde velocemente.
Il Gpl , invece, avendo un peso specifico superiore all’aria, si concentra verso il basso e non si disperde rapidamente pur arieggiando gli ambienti. Questa sua caratteristica lo rende più insidioso perché, la sua “silenziosa” concentrazione nella parte bassa di una stanza, può provocare esplosioni improvvise.
Poco dopo l’intervento, gli agenti intervenuti, avendo respirato notevoli quantità di gas, hanno manifestato nausea, vertigini e difficoltà respiratorie, pertanto sono stati condotti presso il locale nosocomio dove, con il supporto del Centro Antiveleni di Milano, sono stati sottoposti ad ossigenoterapia.
Data l’occasione fornita da questo episodio, risolto senza gravi conseguenza, la Polizia di Stato ci tiene a raccomandare la massima prudenza ed attenzione nell’utilizzo degli elettrodomestici, specie se vecchi ed obsoleti.
Qualche minuto impiegato ad ispezionare diligentemente il funzionamento di valvole di sicurezza e l’integrità di cavi elettrici e condutture del gas, può contribuire a salvare la vita di molte persone, prevenendo veri e propri disastri.