Costanzo Garibaldi, collega di Legrottaglie, si è salvato – è rimasto in stato di shock. Subito dopo la tragedia, la Polizia di Stato di Taranto, con il supporto delle unità cinofile molecolari – due pastori belga dell’istituto Vedetta – e delle motorizzate della squadra “Falchi”, ha battuto palmo a palmo l’agro tra Francavilla e Grottaglie. Verso le 12, i presunti responsabili sono stati individuati in una masseria nei dintorni di Grottaglie. Quando il proprietario della masseria ha notato che uno dei due rapinatori perdeva sangue ha allertato le forze dell’ordine. All’arrivo della Polizia è scoppiato un secondo conflitto a fuoco con i banditi. Uno dei due malviventi è morto. Non si sa se per le ferite riportate nella prima sparatoria o se è stato colpito nuovamente. L’altro è stato catturato vivo e portato in stato di fermo presso la Caserma dei Carabinieri di Martina Franca. La vittima è Michele Mastropietro, 59anni. L’altro arrestato è Camillo Giannattasio 57 anni, con numerosi precedenti penali, è stato condotto in caserma a Martina Franca. Sono entrambi di Carosino. Mastropietro sarebbe stato tra i protagonisti dell’assalto a un furgone portavalori dell’istituto salentino Sveviapol Sud, avvenuto il 2 maggio 2013 nei pressi di Monteiasi.
La vicenda ha avuto un rapido sviluppo e un finale in cui Stato e giustizia hanno raggiunto i responsabili in meno di cinque ore, ma non senza un altro tragico bilancio: un bandito morto e uno in arresto, mentre l’Italia piange un carabiniere che ha pagato con la vita il proprio dovere. Legrottaglie stava pattugliando a bordo di una gazzella dell’Arma nei pressi della zona industriale di contrada Rosea, nei pressi del centro intermodale, quando ha intercettato una Lancia Y, risultata rubata il 15 maggio a Locorotondo. L’auto utilizzata dai due che avevano rapinato un distributore di carburante, ha tentato la fuga, innescando un inseguimento terminato con lo speronamento del mezzo e la fuga a piedi degli occupanti. Durante la concitata fuga, uno dei malfattori ha aperto il fuoco uccidendo il brigadiere, colpito mortalmente al petto.
Il brigadiere Legrottaglie, 59 anni, stava svolgendo quello che sarebbe stato il suo ultimo giorno di servizio, prima del congedo imminente e della pensione a luglio. Lascia la moglie e due figlie. Il suo sacrificio ha suscitato un’onda di dolore in tutta la Puglia e tra le istituzioni.