False schede carburante: sequestrati beni a due società agricole

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Beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie, per un totale di 435 mila euro, sono state poste sotto sequestro preventivo dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Taranto.

Il provvedimento cautelare, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Taranto – dr.ssa Loredana Galasso, su proposta del Pubblico Ministero, dr. Remo Epifani, trae origine da due verifiche fiscali concluse nello scorso mese di marzo dai Finanzieri della Tenenza di Castellaneta, nei confronti di due società con sede a Ginosa (TA), entrambe operanti nel settore agricolo ed amministrate da un imprenditore ginosino.

Sono stati  constatati complessivamente ricavi non dichiarati per 900 mila euro, costi non deducibili per 675 mila euro ed evasione dell’I.V.A. per 204 mila euro. Di conseguenza l’imprenditore è stato denunciato per i reati di dichiarazione infedele e dichiarazione fraudolenta mediante uso di documenti per operazioni inesistenti.

In particolare, è stato accertato un articolato meccanismo fraudolento posto in essere con la redazione di schede carburante materialmente false, recanti firme e timbri artefatti, al fine di documentare rifornimenti in realtà mai avvenuti e con l’annotazione in contabilità di costi di fatto risultati fittizi. L’importo di 435 mila euro del sequestro operato è relativo all’ammontare complessivo delle imposte evase.

L’attività s’inquadra nella costante attività di contrasto delle Fiamme Gialle tarantine al fenomeno delle frodi fiscali, quali condotte deprecabili che, oltre a sottrarre preziose risorse al Fisco, alimentano la concorrenza sleale a danno di chi opera quotidianamente nel rispetto delle norme tributarie.