Esposto Aidaa in procura per accertare le cause della morte della tigre Samir

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BRINDISI – Fare piena luce sulle motivazioni che hanno portato alla morte di Samir, l’esemplare maschio di tigre che qualche giorno fa presso il centro Martinat di Pinerolo aveva sbranato il suo padrone. E’ quanto chiede in un esposto consegnato stamani alla Procura della Repubblica di Brindisi l’Aidaa.
Il presidente nazionale dell’associazione Lorenzo Croce, ricorda che “la tigre era giunta in provincia di Brindisi ospite dello zoo di Fasano, e a detta di tutti era in ottima salute. Ora la sua morte improvvisa- sottolinea – getta una luce sospetta su quanto accaduto. Croce chiede dunque che vengano “eseguiti esami approfonditi sia di natura istologica che di natura tossicologica per scoprire se possano essere state iniettate (o ingerite) sostanze che possano aver portato alla morte della tigre”. ”Non vogliamo fare dietrologia – spiega il presidente dell’Aidaa – ma questo esposto vuole essere un aiuto ad andare a fondo alle indagini e fare luce sulla morte della tigre avvenuta sicuramente in maniera sorprendente ed in tempi sospetti”.
Punta il dito invece contro tutto il sistema degli zoo la brindisina Antonella Brunetti, vice presidente nazionale di AIDAA, che ritiene si tratti di ”un modo aberrante per tenere gli animali. Gli zoo non dovrebbero esistere proprio, – sostiene – si tratta di un idea sbagliata in partenza quella di obbligare gli animali a vivere in piccoli spazi di detenzione che li obbliga continuamente a sviluppare comportamenti innaturali. Serve poi – conclude Brunetti- avere una nuova concezione del rapporto di interazione tra uomo e animale con maggiore rispetto per gli animali a partire da quelle persone che sono loro vicine nelle pratiche quotidiane. Insomma – conclude – occorre abolire gli zoo punto e basta”.

 

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