Emergenza siccità: disagi e danni in agricoltura.

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“Contro l’emergenza siccità, più che sperare in un intervento divino di Giove Pluvio

o lanciarsi in pittoresche danze della pioggia, sarebbe il caso che la Regione Puglia, d’accordo con i Comuni maggiormente interessati dalla questione, mettesse finalmente in campo una programmazione efficace per affrontare gli enormi sprechi delle risorse irrigue sulla rete e per monitorare l’utilizzo di pozzi di falda a rischio contaminazione salina”.

Lo dichiara Aldo Pugliese, Segretario generale della UIL di Puglia, che ricorda come il Consiglio Regionale abbia “già approvato uno stanziamento di 100 milioni di euro per lo studio e la progettazione di interventi mirati al recupero delle cave dismesse e che, nel 2016, la Regione Puglia ha pubblicato un avviso pubblico per individuare i Comuni del territorio interessati. Ebbene, dinanzi a un’emergenza che ormai ha i crismi della cronicità, sarebbe il caso di dare seguito e concretezza a tali iniziative. Non è concepibile che nel 2017 ci si debba ancora affidare a qualche provvidenziale acquazzone per evitare disagi ai cittadini pugliesi”.

“La scarsezza di acqua – continua Pugliese – non sta solamente creando difficoltà ai cittadini, ma sta letteralmente mettendo in ginocchio l’agricoltura regionale. Le associazioni di categoria hanno prospettato una riduzione dal 30 al 70 per cento della produzione di grano sull’altopiano della Murgia, ma le stesse conseguenze potrebbero verificarsi nel Foggiano. Il tutto, peraltro, si ribalta sull’occupazione agricola, visto che la decisa contrazione del reddito delle imprese agricole e l’elevata perdita di economia indotta comportano una quasi automatica diminuzione delle giornate lavorative. Bisogna agire in fretta, ma con un approccio scientifico e strutturale, per tutelare un settore estremamente strategico per la nostra regione, dati alla mano il settore trainante della Puglia, l’unico in grado di tenere botta alla violenta crisi economica che da anni sta attanagliando il territorio”.