Emergenza Mitili. Iaia (FdI), interrogazione al Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
“Nei giorni scorsi, a causa del generale andamento climatico, le temperature delle acque marine hanno subiti aumenti inconsueti. I picchi di calore sono fenomeni dannosi per i mitili che tendono a non riprodursi o nelle condizioni peggiori a morire perché privati delle condizioni idonee per sopravvivere. A fronte di questa situazione che pesa anche sulle cozze tarantine, ho presentato specifica interrogazione al ministro dell’Agricoltura, vista l’eccezionale moria delle produzioni mitilicole in acqua che, ad una prima stima fatta dalle associazioni di categoria, risulta essere superiore al 50%;
Il danno economico è molto rilevante e potrebbe ulteriormente aggravarsi nei prossimi giorni. Se ciò accadesse, si metterebbe definitivamente in crisi irreversibile un settore che, da oltre dieci anni, è vittima di fatti che ne mettono in discussione l’esistenza.
Il fenomeno della moria delle produzioni si è ripetuto più volte nel tempo a causa del verificarsi di condizioni climatiche avverse. Condizioni che diventano devastanti per i produttori a causa della eccezionale concentrazione di mitili, imposta dalle ordinanze sanitarie vigenti, nel secondo seno del Mar Piccolo.
Negli ultimi anni, l’intero comparto produttivo, a causa delle bonifiche mai avviate e della interdizione, a causa dell’inquinamento, dell’allevamento nel primo seno del Mar Piccolo, ha dovuto adeguare la propria attività alle prescrizioni imposte pur di salvaguardare la fornitura di un prodotto di eccellenza e la tutela di posti di lavoro, di attività imprenditoriali e famiglie.
La situazione economica delle imprese mitilicole dunque, si prospetta davvero molto difficile con richieste di aiuti economici sul tavolo della regione Puglia.
Ritengo che vada valutato dal Ministero lo stato di emergenza per calamità naturale della zona, anche al fine di adottare provvedimenti necessari a supportare le imprese mitilicole di Taranto per mitigare e contenere le perdite economiche subite dai produttori, in attesa che si possa procedere alla bonifica del primo seno del Mar Piccolo, così da renderlo nuovamente compatibile con la coltivazione delle cozze nere tarantine”.
Così on. Dario Iaia, coordinatore provinciale FdI Taranto/ componente commissione Ambiente