Emergenza educativa giovanile: se ne parla a Manduria venerdì 20 Settembre

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Venerdì 20 settembre, a Manduria, presso il Chiostro delle Servite, via Omodei, alle ore 17:30, tutta la cittadinanza è invitata a prender parte ad un dibattito che ha per tema un argomento di attualissima importanza, quello dell’emergenza educativa giovanile.

Dopo gli ultimissimi e gravissimi fatti di cronaca che ancora una volta hanno visto protagonisti i nostri giovani, sia a livello nazionale, ma ahimè anche a livello locale, deve sorgere spontaneo un motus proprio per iniziare seriamente a districarsi in un labirinto che spazia da riflessioni sociologiche a quelle psicologiche, per arrivare dritti ad opportune letture educative.
Gli illustri ospiti che interverranno durante l’evento, come la dott.ssa Pina Montanaro, procuratrice della Repubblica presso il Tribunale di Taranto, la dott.ssa Patrizia Quatraro, direttrice dipartimento giustizia minorile USMM TA, la dott.ssa Elvira D’Alò, pedagogista clinico, mediatrice familiare, scolastica e sociale, dott. Luigi Russo dirigente psicologo unità di Neuropsichiatria Asl Taranto nonché Direttore scientifico Centro Educativo “Ambarabà” Lecce e la Dott.ssa Isabella Bennardi docente specializzata, dottoranda in Scienze Pedagogiche dip. di Scienze dell’ Educazione “GM Bertin Università di Bologna, ci condurranno nella realtà giovanile ponendo l’accento sulla complessità del tempo in cui viviamo, provando a focalizzare gli anelli mancanti per recuperare quanto prima possibile distanze sociali. Il disagio giovanile che sfocia nei più efferati comportamenti, è un tormento che trova il suo seme in quegli ambiti che invece dovrebbero essere recepiti contenitori di equilibrio e sicurezza, come la scuola e la famiglia, luoghi nei quali si “consuma” almeno il 50% del tempo dei giovani. Poi si aggiungono gli altri
ambienti come una palestra, una normalissima strada di paese, una pizzeria dove piuttosto che ‘sentire’ comprensione e dar vita a dialoghi costruttivi, il giovane matura antagonismo, egocentrismo, insoddisfazione che inevitabilmente portano a disastri umani. E così il meccanismo si inceppa facendo perdere un’ altra anima nel labirinto dell’oscurità.
La presenza, al dibattito, di molti rappresentanti della società civile, militare, politica e religiosa, affinché da una riflessione allargata possano venir fuori proposte unanimi che siano foriere di soluzioni idonee rivolte alla politica ma anche alla stessa società, è un importante segno di consapevolezza laddove il gap generazionale e la crisi dell’esempio genitoriale diventano due tasselli importanti ma purtroppo, anche una delle tante concause della condizione attuale.
Pertanto, appare urgente mettere in stretta connessione tutte quelle figure che rappresentano il presente ed il futuro: ‘genitori a metà’, disagio e devianza giovanile tra alcol e droga, concetto di scuola inclusiva per valorizzare il talento di tutti gli studenti, sono solo alcuni degli argomenti che verranno approfonditi per cercare di dare una svolta a quella che deve essere riconosciuta come una responsabilità di tutta
la comunità nella quale il giovane o l’adolescente cresce e si forma.
Il dibattito, fortemente voluto ed organizzato da Maria Grazia Cascarano che rappresenta anche una parte della politica manduriana, con il prezioso aiuto della dott.ssa Maria Antonietta Modeo pedagogista clinico, mediatrice sociale, familiare e scolastica, già giudice onorario presso Tribunale Minorenni di Lecce “non vuole essere indicativo di meriti personali – come la stessa Cascarano afferma – ma appunto
raccogliere riflessioni utili affinché ognuno di noi si senta corresponsabile all’interno della propria comunità, perché il problema è di tutti ed in qualità di adulti, siamo chiamati a dare un valido contributo per migliorare la nostra società, indipendentemente dai colori politici. Il confronto è l’unica arma possibile!”.

Francesca Rita Nardelli