Emergenza Covid. A Sava vietato fermarsi in piazza.

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In vigore da domani l’ordinanza del Sindaco Dario Iaia che vieta la permanenza nelle piazze di Sava.

L’amministrazione comunale di Sava, guidata dal Sindaco Dario Iaia, interviene con il pugno duro nei confronti di coloro i quali non rispettano le norme anticontagio e dispone il divieto di permanenza nelle piazze e negli slarghi cittadini dalle ore 19.00 alle ore 05.00 del mattino . Oltre a questa misura, dispone il divieto dalle ore 19.00 alle ore 05.00 di consumo di alimenti e bevande di qualsiasi gradazione alcolica su aree pubbliche, incluse strade e piazze.

“Abbiamo deciso di adottare queste misure – spiega il Sindaco Iaia – in quanto abbiamo notato che tanti cittadini e, soprattutto, i più giovani, in particolare nei fine settimana e quando il clima lo consente, continuano ad affollare le piazze cittadine, infischiandosene del divieto di assembramento, talvolta non indossano le mascherine e non rispettano le distanze di sicurezza. Pertanto, il quadro che emerge è davvero desolante e di tale gravità da imporci di intervenire. Da qui la decisione dell’amministrazione di adottare la decisione di introdurre il divieto di permanenza nelle piazze e negli slarghi cittadini che entrerà in vigore sabato 21 novembre e scadrà il 3 dicembre. Purtroppo, i dati dei contagiati e dei ricoverati della provincia di Taranto e del nostro Comune salgono ogni giorno e ci impongono un maggior rigore ed una maggiore serietà. Le strutture sanitarie non sono in grado di accogliere i malati all’infinito ed è nostro preciso dovere di amministratori pubblici quello di mettere in campo tutte le misure che riteniamo più idonee per limitare il contagio. E’ chiaro che in questi giorni valuteremo, così come abbiamo fatto in queste settimane, l’andamento della curva epidemiologica nel nostro Comune, verificando se ciò che si sta facendo porta dei miglioramenti. Laddove non dovesse essere così, è chiaro che metteremo in campo misure più drastiche per la tutela della salute della nostra Comunità, a prescindere da quelle che saranno le decisioni nazionali e regionali”.