Durante (FI) sul Depuratore. “Tutto è compiuto. I cittadini avevano vinto le battaglie, ma è stata la politica a tradirli”

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Arcangelo Durante commissario cittadino di Forza Italia ripercorre le tappe salienti dell’annosa questione del depuratore consortile il cui iter sarebbe ormai completato: “Ecco chi sono i responsabili di questo scempio. Adesso solo demagogia e passerella; questi invece i fatti.”

Con l’approvazione della variante urbanistica che consente all’AQP di distruggere il territorio della Contrada Marina con la realizzazione delle cosiddette trincee drenanti (grandi vasche), diciamo che tutto si è compiuto. Chi sono allora i responsabili di tutto questo? Quali sono le amministrazioni che hanno fatto in modo che il depuratore, senz’altro necessario, fosse realizzato nelle zone meno adatte? Chi sono gli uomini che hanno la responsabilità di queste scelte politiche sbagliate? Fermo restando la responsabilità nel 2005 di Massaro e Dinoi nell’individuare e decidere, senza coinvolgere il Consiglio
Comunale, sia il sito dell’impianto che il recapito dello scarico a mare, il colpo mortale al nostro territorio lo hanno inflitto i due cognati sindaci. Prima di tutto Massafra. Nonostante le due grandi manifestazioni di protesta, il 31 Marzo ad Avetrana e il 7 Aprile 2017 a Manduria, che portarono ad ottenere dalla Regione Puglia la possibilità di delocalizzare l’impianto, in consiglio comunale il Sindaco Massafra non fece ratificare la delibera di spostamento del sito del depuratore, dalla fascia costiera di Urmo Belsito verso l’entroterra in contrada Serpenti, delibera invece approvata qualche giorno prima ad Avetrana.”

I cittadini avevano vinto le battaglie, ma è stata la politica a tradirli” Poi di conseguenza com’è noto, il 22 Aprile dello scorso anno, Pecoraro ha deciso sulla realizzazione delle trincee drenanti nelle marine regalando all’AQP circa 6 ettari di terreno, delibera che poteva allora essere impugnata dall’opposizione.
Infatti, l’anno scorso c’era la possibilità di fare ricorso al TAR contro la delibera delle trincee drenanti ma le loro manine, quelle dell’opposizione, invece non le hanno messe in tasca per l’esigua somma che avrebbero dovuto spendere se avessero avuto a cuore le sorti del loro territorio. Ecco questi due sindaci hanno fatto tutto in famiglia rendendosi completamente responsabili della devastazione del nostro territorio, sono stati proprio bravi nel mettere in croce i manduriani e stravolgere la volontà popolare. Chissà se ancora la Procura di Taranto e la Dia di Lecce, interpellate con due mie denunce nel settembre 2017, non stiano valutando eventuali responsabilità penali, visto che a tutt’oggi non ho ricevuto alcuna notifica di archiviazione.”