Depuratore: spunta la proposta congiunta del Comune di Avetrana e di Manduria. Il documento.

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Le strade di Avetrana e Urmo Belsito saranno asfaltate con colate di oro? E’ il minimo…se

davvero dovesse andare in porto la proposta presentata dai Comuni di Manduria ed Avetrana. Saranno queste località a farsi carico, infatti, della soluzione del problema dello scarico emergenziale che tanto attanaglia le popolazioni della marina di Manduria e quella di Sava che vedrebbe finalmente risolto il problema della fogna.

Di questa proposta ci aveva accennato il Commissario del comune di Manduria Vittorio Saladino nell’intervista in occasione dell’inaugurazione della sede del nuovo municipio. Avevamo chiesto lumi al Sindaco di Avetrana Antonio Minò senza ricevere però ulteriore informazione.

La proposta ora è emersa grazie alla scoperta di uno degli attivisti di Avetrana Antonio Saracino che, tra l’altro, è tra quanti si dovranno difendere dalla condanna per essersi recato l’8 marzo del 2017 in contrada Urmo-Belsito, marina di Specchiarica, richiamato dalla notizia dell’apertura del cantiere sul depuratore.

Le Osservazioni

Le Amministrazioni di Manduria ed Avetrana, sulla base della relazione dei tecnici, il geologo Giuseppe MASILLO e l’Arch.Egidio CAPUTO, esordiscono innanzitutto con considerazioni di natura tecnica, scientifica e normativa, respingendo la proposta relativa allo scarico emergenziale nel Bacino Idrico di Torre Colimena, che, dalla documentazione messa a disposizione, sarebbe incompleta ed inadeguata. Poi lanciano una proposta alternativa.

La proposta

Il sistema proposto funzionerebbe nel modo seguente:
1) I reflui in emergenza vengono pompati nel collettore esistente Urmo-Depuratore di Avetrana;

2) Le acque tramite la sottostazione di sollevamento in loc.Mass.Quarto Grande, sulla S.P.141, verranno sollevate al Depuratore di Avetrana. Qui trattate saranno
inoltrate:
a) Alle aree irrigue private disponibili (nella stagione irrigua);
b) Presso la vasca di accumulo per gli usi irrigui di circa 50.000 mc sulla
Avetrana-Nardo mediante il collettore esistente;
c) Nell’area degli attuali drenaggi a servizio del Dep. di Avetrana;
d) Nel Canale di S.Martino a circa 500m dal depuratore e lungo il collettore
esistente.
In sostanza questa soluzione avrebbe tutta una serie di sotto soluzioni (a-b-c-d) che darebbero sicurezza a tutto il sistema.

La palla ora torna ai tecnici della Regione che dovranno esprimersi su quella che appare comunque non proprio una novità e soprattutto si dovrà capire se si rispettano tutti i requisiti di legge

Ma la domanda sorge spontanea…perché ancora una volta per una questione così importante per il territorio come la realizzazione di una simile infrastruttura si tiene all’oscuro di tutto e non si coinvolge la popolazione?

Ecco di seguito Vi forniamo il documento come spesso nostra abitudine per una diretta consultazione:

IDVIA412_ComManduria_2020.05.15