Depuratore: scadono i termini per ricorso al diniego del Ministero dell’Ambiente. Che fà la Regione Puglia?

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Il 30 0ttobre prossimo scade il termine per notificare al Ministero dell’Ambiente il ricorso contro il diniego di deroga per lo scarico in mare dei reflui del depuratore Urmo Belsito, in avanzata fase di costruzione lungo la costa manduriana.
Cosa sta facendo la Regione Puglia?

Se lo chiede la Presidente dell’Associazione Azzurro Jonio Luisa Guida che ha inviato una lettera al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e al sindaco di Manduria dott. Gregorio Pecoraro. 
 
E’ stato Lei stesso ad annunciare alla stampa la volontà di opporre detto diniego, pochi
giorni prima che si votasse per il rinnovo del consiglio regionale e del consiglio comunale di Manduria. – ricorda Guida – Nel corso di lunghi anni, da quando si è insediato alla guida della Regione, Lei ha più volte ribadito la volontà di evitare lo scarico a mare, impegno preso anche sui media nazionali, ed a tale proposito le ricordiamo la promessa ribadita più volte alla rimpianta Nadia Toffa, nel corso di uno speciale TV sull’argomento durante la trasmissione ‘Le Iene’, promessa per cui – diceva testualmente – “siamo andati sulla luna, possiamo evitare lo scarico a mare del depuratore“-
 
Come ha anche avuto modo di ribadire durante una lunga conversazione telefonica con il nostro collaboratore dr. Vincenzo Sebastio nel 2017, “le parole hanno un peso, ma quello che conta sono gli atti, ed io sono abituato a parlare sugli atti”.
 
Ad oggi, gli unici ‘atti’ che contano sono il diniego di deroga e l’avanzamento ‘blindato’ dei lavori in contrada Urmu che, stando così le cose, “imporrebbero” lo scarico a mare dei reflui, emergenziale o meno, ‘complementare’ o meno, diretto o meno, secondo le contorte e finora fumose evoluzioni progettuali di AqP.
Le è ben nota la nostra posizione del tutto contraria al sito di Urmu, da cui dipendono tutte le anomalie e le vicissitudini di un progetto sbagliato e contrario alla volontà di decine di migliaia di pugliesi, ma sosteniamo gli sforzi di chi si dice contrario allo scarico in mare.” 
 
Eppure, ad oggi, a parte ‘rumors’ su Sue recenti interlocuzioni telefoniche con il Ministero, la Regione da Lei guidata non ha impugnato alcunché , e persino AQP , così privatisticamente muscolosa nell’imporre le proprie volontà, ha disertato l’ultima conferenza di servizi sull’argomento, pur in vista di una scadenza come quella di cui sopra.”  – scrive ancora Luisa Guida  che lancia un invito al Presidente Emiliano.
 
La invitiamo pertanto , al di là degli annunci mediatici dall’inevitabile sapore elettoralistico, a dare seguito alle Sue reiterate promesse e inoltrare opposizione verso il provvedimento ministeriale dell’ agosto 2020, con il quale si bocciava la richiesta di deroga allo scarico in corpo idrico superficiale avanzato dagli Uffici preposti della Regione Puglia e di AQP, in ciò auspicabilmente affiancato da analogo ricorso nelle facoltà del neo eletto sindaco di Manduria dottor Pecoraro (per il quale anche, di scarico a mare, “non se ne parla nemmeno”).
Tutto il resto  – conclude la lettera – rischia altrimenti e per l’ennesima volta di essere, come se ce ne fosse ancora bisogno in questa esecrabile vicenda, vuote e ‘qualificanti’ parole dell’ennesimo politicante di turno, come da elegante risposta data sempre a Nadia Toffa e nello stesso servizio dal Suo mai sufficientemente obliato predecessore Nicola Vendola.”