Depuratore Sava – Manduria: la Regione torna a dialogare

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La Regione Puglia torna a dialogare sul depuratore consortile Manduria-Sava, un’opera fortemente contestata dalle popolazioni locali che da anni, ormai, si battono per ottenere l’affinamento delle acque in tabella 4 e contro la realizzazione dello scarico a mare, ritenuto portatore di inquinamento. L’incontro, che si è tenuto questa mattina presso l’Assessorato ai Lavori Pubblici a Bari, era stato richiesto dal Comune di Sava fortemente interessato alla risoluzione del problema depuratore per consentire finalmente l’utilizzo della fogna nel paese. Oltre alla presenza degli Assessori Regionali ai LLPP Giovanni Giannini e all’Agricoltura Fabrizio Nardoni, la riunione ha visto la partecipazione anche dei sindaci di Manduria ed Avetrana e dell’Acquedotto Pugliese. E’ stato un incontro positivo che riapre le speranze che sia realizzata un’opera utile e non dannosa per il territorio a forte vocazione turistica. Da quasi un anno, infatti, i contatti si erano completamente interrotti, ora invece si registra un’importante apertura. Sin da subito l’assessore Giannini ha fissato un nuovo appuntamento per il prossimo 4 agosto ed ha chiesto ai sindaci di presentare, per quella data, progetti, proposte alternative serie o anche criticità che sinora non sono state valutate. Fermo restando che l’attuale progetto che prevede l’ubicazione a ridosso della zona residenziale Ulmo Belsito di Avetrana e lo scarico a mare, è già stato appaltato e che l’azienda presto dovrà cantierizzare l’opera, la Regione intende finalmente sentire le istanze delle popolazioni locali e valutare possibili modifiche per giungere ad un’opera condivisa. Il sindaco di Sava ha chiesto che l’opera effettivamente possa essere realizzata quanto prima perché Sava non può più rinviare la soluzione di un problema così importante. Il sindaco di Manduria ha invece evidenziato che, l’opera risolve solo parzialmente il problema degli scarichi fognari di Manduria in quanto l’intera marina non dispone della rete idrico-fognaria, in ogni caso, per la presentazione dei progetti alternativi nel prossimo incontro sarà accompagnato da assessore ed eventuale tecnico. La delegazione di Avetrana composta da sindaco e componenti del gruppo istituzionale del Consiglio comunale ha sollevato invece le criticità mettendo in evidenza le contraddizioni con il Piano Territoriale Paesaggistico Regionale. Le valutazioni rinviate, dunque, ai prossimi incontri sperando che la Regione consideri valida qualche proposta alternativa.

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