Depuratore: repentini cambi nelle decisioni politiche, Durante scrive in Procura

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Non saranno certo passati inosservati ai più i repentini cambi di posizione dell’Amministrazione Comunale di Manduria che, sulla questione depuratore consortile Manduria – Sava, prima prendeva una decisione ritenuta la migliore possibile, poi, ritrattava dopo neanche 48 ore.

Della questione il capogruppo di Forza Italia Arcangelo Durante ha interessato la Procura della Repubblica per verificare se, tutto quello che è accaduto, è normale.
“Io ho sempre improntato la mia azione di consigliere comunale basandomi su criteri di onestà intellettuale verso i cittadini, che ritengo siano essenziali per un corretto rapporto democratico. -scrive Durante – Credo che ogni amministrazione debba agire con quella limpidezza di intenti, essenziale per un rapporto di fiducia con la cittadinanza.
Di recente alcuni atteggiamenti della maggioranza che governa la mia Città hanno lasciato non solo me ma tutta la cittadinanza sbigottiti per la velocità con la quale, decisioni sottoscritte nelle sedi istituzionali di Bari dalla stessa maggioranza sono state completamente ribaltate.
A nessuno è risultato chiaro il motivo di detti repentini cambi di scelte che incideranno in maniera irreversibile sul territorio, sull’economia e sugli investimenti che tanti cittadini hanno effettuato nel corso degli anni, con danni incalcolabili sul turismo e sull’ambiente
E’ evidente che tali salti del fossato sono stati supportati da forti motivazioni, che mai sono state comunicate, di fatto abbiamo di seguito assistito a un Bliz dell’antimafia che rilevava, come appreso sulla base di notizie giornalistiche, da un abbraccio mortale tra politica e Sacra Corona Unita a Manduria.
Ora cosa ha fatto indietreggiare e cambiare idea l’amministrazione comunale di Manduria sulla questione del depuratore consortile Sava – Manduria non è stato a nessuno chiaro eccetto che agli artefici di tale “scippo” ai danni della cittadinanza.”
Nell’esposto Durante ricostruisce anche con documentazione varia la vicenda.

“Una breve cronistoria evidenzia i termini ristrettissimi in cui ciò a noi sconosciuto è avvenuto:
In data 31 Marzo si svolgeva la manifestazione ad Avetrana ove si chiedeva il cambio del sito del depuratore dalla fascia costiera, nell’entroterra.
In data 7 Aprile 2017 in contemporanea si teneva a Bari, presenti rappresentanti istituzionali della Regione Puglia e dell’acquedotto pugliese, una riunione con i rappresentati dei Comuni di Manduria ed Avetrana che sottoscrivevano la delocalizzazione del depuratore Sava – Manduria dal sito di Specchiarica a contrada “serpenti”, sito distante circa 5 chilometri dal mare ed quasi altrettanto dai più vicini centri urbani.
Sito da intendere come male minore per le comunità interessate, che avevano margini di tempo ristretti per approvare una delibera di consiglio comunale che indicasse tale nuovo sito, delibera da approvare entro il 15. Aprile 2017.
Contemporaneamente sempre in data 7. Aprile a Manduria si svolgeva una imponente manifestazione con circa 12 mila partecipanti che chiedeva lo spostamento del sito dalla fascia costiera, nell’entroterra.
Sempre in data 7. Aprile, nella serata il Sindaco di Manduria soddisfatto, compariva sulla TV Web “CIAK Social” e rilasciava un’intervista in cui si arrogava il merito dello spostamento del sito in C.da “Serpenti”, facendo capire che il motivo del manifestare era stato superato con grande suo compiacimento.
Avetrana approvava il 10 Aprile la delibera indicante contrada “Serpenti” quale nuovo sito.
Manduria convocava per 11.Aprile il Consiglio Comunale per approvare identica delibera di Avetrana,con sito localizzato in C.da Serpente, Consiglio andato deserto per la mancanza dei consiglieri di maggioranza.
In data 12 Aprile in seconda convocazione la delibera da approvare veniva con un colpo di scena che lasciava sgomenti, ritirata.

Da quel momento su tutta la vicenda cala un sipario di assoluto immobilismo da parte dell’Amministrazione che dal 12 Aprile è ingessata ed ostaggio di chissà quale logica, anche disattendendo gli inviti del Governatore della Regione Puglia Emiliano a pronunciarsi sulla vicenda indicando il sito in C.da Serpenti, unica alternativa possibile alla localizzazione sulla fascia costiera.
Solo grazie ad alcuni consiglieri vengono raccolte le firme per la convocazione di un Consiglio Comunale monotematico, richiesta protocollata in data 22.Maggio 2017.
Il Sindaco Massafra invia in data 26.5.2017 una diffida ad riprendere i lavori nel sito originario ,e l’Acquedotto Pugliese fissa il 12 giugno come data ultima per la ripresa dei lavori.
Solo in data 05 Giugno 2017 veniva convocato il consiglio Comunale Monotematico, che vedeva l’aula a maggioranza approvare una delibera del “niente” che indicava strumentalmente come sito la C.da Laccello in Agro di Manduria, sito mai preso in considerazione nelle sedi istituzionali, in ciò sconfessando quanto da lei stessa sottoscritto a Bari in data 07 Aprile 2017 ovvero il sito concordato di C.da Serpenti.
Nessuno ha mai chiarito quali “interessi” superiori siano stati tutelati con una scelta inutile e che di fatto era in perfetta antitesi con tutto quanto sino ad allora costruito.
Nessuno ha mai chiarito né i perché , né i per come di tale “vacanza” dell’amministrazione Massafra dal 7. Aprile al 12 Aprile, data che coincide con un cambio repentino e immotivato delle scelte concordate sino ad allora.
Il sottoscritto capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale a Manduria, chiede che ciò che a noi è negato sapere venga a Lei chiarito per il Suo ruolo istituzionale che riveste.
Cosa è successo realmente dal 07 Aprile 2017 al 12 Aprile in poi sulla questione depuratore consortile?
Quali variabili a noi sconosciute sono intervenute per ribaltare soluzioni ormai acquisite e condivise?
Non vi è chi non veda l’anomalia del tutto a discapito dei cittadini, dell’ambiente e dell’economia del territorio che si sono visti traditi ed abbandonati dai propri rappresentanti, con una notevole perdita di credibilità delle istituzioni, che sta fermentando un clima di malessere ed ostracismo nella Cittadinanza”
Durante chiede che, qualora si ravvisi nel corso delle indagini delle ipotesi di reato, che gli autori degli stessi siano perseguiti con riserva di costituirsi parte civile nei confronti di eventuali responsabili.

Nel frattempo, probabilmente a causa della pausa estiva, i lavori nel cantiere allestito in contrada Scalella sarebbero attualmente fermi.