Depuratore. Morgante (AP): “Niente condotta nè scarico a mare: avanti con la costruzione”

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Presente oggi all’incontro presso il Dipartimento Mobilità, Qualità urbana, Opere pubbliche, Ecologia e Paesaggio della Regione Puglia

, il consigliere regionale di Alternativa Popolare, Luigi Morgante fa il resoconto di quello che lui stesso definisce “l’ultimo atto” di una vicenda che da decenni attendeva una soluzione che riuscisse a conciliare le diverse esigenze del territorio.
“Grazie agli impegni assunti dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e alla professionalità mostrata dalla dirigente del Dipartimento Mobilità, Qualità urbana, Opere pubbliche, Ecologia e paesaggio ing. Barbara Valenzano, siamo arrivati oggi – afferma Morgante – all’ultimo atto della vicenda del depuratore consortile di Sava-Manduria-Marine di Manduria-Avetrana. Nel corso dell’incontro odierno nella sede del Dipartimento, presenti il sindaco di Avetrana Antonio Minò e gli assessori Alessandro Scarciglia e Antonio Baldari, e il tecnico dell’amministrazione comunale Giuseppe Masilla, abbiamo infatti ulteriormente migliorato il progetto esposto in Prefettura a Taranto lo scorso 24 luglio, eliminando il Buffer 2 – la cui ubicazione era stata contestata dalla comunità di Avetrana per l’eccessiva vicinanza al mare – dal progetto stesso.
Eravamo partiti, prima dell’attuale mia consiliatura,- ricorda Morgante – da un progetto non modificabile di un depuratore con condotta sottomarina e scarico a mare, e acqua depurata in tabella 4. Oggi, abbiamo invece un progetto di un depuratore che non prevede più sia la condotta sottomarina, sia lo scarico a mare, dimensionato per l’intero recupero dei reflui depurati alla massima capacità depurativa attualmente disponibile (ai sensi del D.Lgs. 185/2003). Eliminato anche l’ultimo ostacolo del Buffer 2, e ridotta peraltro del 50 per cento l’area di sedime del futuro impianto, sarà finalmente possibile iniziare i lavori di costruzione di un’opera attesa da oltre un decennio non solo per il comune di Sava attualmente non dotato di rete fognaria e relativo recapito, ma anche per il comune di Manduria, il cui impianto non risulta pienamente a norma, e comunque non funzionale ai fini della depurazione dei reflui provenienti dalle aree marino-costiere.
Per me – conclude il consigliere Luigi Morgante – rappresenta un traguardo raggiunto dopo tanti anni di battaglia politica, da consigliere comunale prima e da consigliere regionale adesso, spesi nella convinzione e nella necessità di dover coniugare la realizzazione di un’opera di fondamentale importanza per la comunità – anche per l’indotto e l’economia turistica – con la tutela e la salvaguardia del paesaggio e del mare, che è nostro dovere consegnare ai nostri figli e alle future generazioni incontaminato così come noi lo abbiamo ereditato”.