Depuratore Manduria-Sava: pronta la proposta congiunta per riunione di domani

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Per impegni istituzionali dell’Assessore Giannini era stata posticipata di otto giorni la riunione, si spera decisiva, per la discussione della proposta alternativa allo scarico a mare del costruendo depuratore consortile Manduria-Sava, si terrà domattina

presso la Regione Puglia a Bari. La settimana non è trascorsa inutilmente. Se non altro, domani sul tavolo di discussione sarà vagliata da tecnici e politici una proposta unitaria presentata dai Comuni di Manduria ed Avetrana. Il documento che è stato inviato, in anteprima, agli organi di informazione, come spiegato anche sinteticamente nel titolo propone il riutilizzo delle acque depurate ed affinate, l’eliminazione della condotta sottomarina e l’alternativa del recapito finale su suolo.
La relazione mette insieme quanto emerso sinora dagli studi e dall’analisi dell’area interessata effettuate dagli esperti alla luce della normativa vigente, ma evidenzia anche le attuali carenze ed emergenze ambientali che dovrebbero essere sanate. In alternativa alla condotta sottomarina per le acque non riutilizzate dall’Arnèo si propone l’impiego nell’area della Masseria della Marina al fine della sua valorizzazione turistico-sportiva o il recapito nell’area di sicurezza idraulica costituita dai pozzi sperdenti e/o le trincee drenanti.
Soprattutto per le marine attualmente prive di rete si propone la realizzazione di una terza tubazione per la distribuzione di acque depurate e destinate ad usi civili.
Alla Regione si chiede infine di esprimere con chiarezza la propria volontà: se, cioè, intende proseguire sulla strada intrapresa e portare a termine uno scarico in mare a rischio ed in totale dissonanza con la volontà popolare, o viceversa, rinunciare, con un atto amministrativo ufficiale, alla costruzione della condotta sottomarina ed allo scarico a mare delle acque reflue.
Ai candidati alla Presidenza della Regione, agli Assessori e Consiglieri Regionali in carica e/o aspiranti a diventarlo si chiede ufficialmente di dare seguito alle loro dichiarazioni di stampa e, prima della scadenza dell’attuale mandato, di sancire con delibera la definitiva rinuncia alla costruzione della condotta sottomarina a servizio del depuratore consortile Manduria – Sava – Marine di Manduria.

In allegato il documento unitario.

proposta congiunta dei Comuni di Manduria e Avetrana sul depuratore

No scarico mare 1

I Comuni di Manduria e di Avetrana propongono una soluzione di utilizzo idrico sostenibile dei reflui, fondato sulla protezione a lungo termine delle risorse idriche e mirante alla tutela ed al miglioramento dell’ambiente acquatico. Di conseguenza alla luce degli approfondimenti tecnici e funzionali, ovvero alla luce delle considerazioni politiche ed amministrative, le Amministrazioni comunali di Manduria e Avetrana ribadiscono la propria contrarietà alla condotta sottomarina reputandola, allo stato dell’arte, non necessaria e fortemente compromissoria del delicato e pregevole ecosistema ambientale del tratto costiero oggetto di immissione dei reflui, specie in fasi emergenziali.
Si sottolinea che è condizione indispensabile, al fine di evitare le procedure di sanzione comunitaria in atto, oltre alla costruzione del nuovo depuratore per Manduria e Sava, la completa urbanizzazione (relativa alle reti idriche e fognanti) dei Comuni di Manduria, Sava e delle Marine interessate. Solo dopo che la suddetta urbanizzazione sarà effettivamente realizzata e divenisse così realistico il raggiungimento dei livelli dimensionali di acque reflue originariamente ipotizzati, e qualora nel frattempo non si siano concretizzate le progettualità innovative di cui sopra o altre frutto dell’evoluzione tecnologica, si potrà procedere a nuove considerazioni e valutazioni, che comunque, si inseriranno in un ambito territoriale ampiamente risanato dall’attuale anomalia della totale assenza di rete fognaria. Il Comune di Avetrana Propone che in tale fase di dotazione delle infrastrutture (fogna e acqua) per la marina di Manduria, si realizzi una terza condotta per passare da una situazione di arretratezza tecnologica ad una avanzata in cui le acque reflue potrebbero essere usate in ambito civile in modo tale da far coincidere l’aumento del consumo dell’acqua potabile con l’utilizzo delle acque depurate per usi civili in cui non è necessario impiegare acqua potabile (innaffiamento, scarico wc, ecc.);

Fermo restando il valore delle considerazioni scientifiche e tecniche, tendenti a dimostrare che un’alternativa allo scarico a mare è non solo possibile, ma anche vantaggiosa dal punto di vista economico, oltre che ambientale, non ci si può esimere, in qualità di amministratori e portavoce delle istanze del territorio, dal rappresentare alcune considerazioni di carattere politico e di richiedere alla politica regionale di esprimere con chiarezza la propria volontà: se, cioè, si intenda proseguire sulla strada intrapresa e portare a termine uno scarico in mare a rischio ed in totale dissonanza con la volontà popolare, o viceversa, rinunciare, con un atto amministrativo ufficiale, alla costruzione della condotta sottomarina ed allo scarico a mare delle acque reflue.
Ai candidati alla Presidenza della Regione, agli Assessori e Consiglieri Regionali in carica e/o aspiranti a diventarlo si chiede ufficialmente di dare seguito alle loro dichiarazioni di stampa e, prima della scadenza dell’attuale mandato, di sancire con delibera la definitiva rinuncia alla costruzione della condotta sottomarina a servizio del depuratore consortile Manduria – Sava – Marine di Manduria.