Depuratore Manduria-Sava. Di Lauro: “L’avvio della procedura VIA in piena pandemia è una barbarie”

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Le ‘note integrative’ depositate da AQP nell’ambito della procedura VIA per il sistema di scarico dei reflui del depuratore consortile ‘Sava-Manduria’ riguardano una ipotesi già bocciata

pochi mesi or sono dalla stessa Regione, e cioè lo scarico ( emergenziale? “complementare” ?) nel bacino di Torre Culumena, cioè praticamente in mare. Così esordisce in una nota l’Avv. Francesco Di Lauro dell’Associazione Azzurro Jonio per commentare la notizia diffusa dalla nostra testata giornalistica circa il deposito della richiesta avanzata dall’Acquedotto Pugliese per ottenere la Valutazione di impatto Ambientale per la restante parte dell’opera che si sta completando in località Specchiarica nella marina di Manduria

“Questa volta però, – prosegue l’Avv. Di Lauro – i lanzichenecchi degli uffici preposti hanno fatto di più, hanno chiesto una deroga al Piano Paesaggistico Territoriale Regionale, per poter attuare il progetto e quindi violare zone che, ad oggi, sono vincolate (il bacino dove vorrebbero scaricare è quello della riserva Naturale Palude del Conte). Come dir che chiunque può prevedere un progetto dove non si può fare, salvo poi chiedere un permesso in deroga, cioè di disattivare un vincolo generale per un progetto che altrimenti non si sarebbe potuto nemmeno concepire. La barbarie di questo modo di condurre il bene e gli appalti pubblici trova ulteriore coronamento nella considerazione che AQP e Regione hanno rimesso in moto un procedimento, la Valutazione di Impatto Ambientale, concepita a garanzia della partecipazione democratica di enti, privati ed associazioni alla formazione di progetti impattanti sul territori e sull’ambiente, nel pieno di una pandemia che tiene la gente in casa, tra paure e lutti e privazioni di ogni genere: per costoro, ed il loro sovraintendente commissario straordinario Emiliano, la vergogna è una categoria sconosciuta. Attendiamo fiduciosi che questi saprofiti della cosa pubblica si avvitino nei propri progetti farlocchi, nell’attesa mai vana che un tribunale contabile, penale, amministrativo porti alla fine giustizia e pulizia. Nel frattempo, il coronavirus non ha favorito solo il torbido agire di questi signori, ma anche coloro che per ventura volessero profittare del rinvio delle elezioni comunali e regionali, per un progetto mirato, dedicato, che permetta​ almeno di gettare nel calderone elettorale nomi e cognomi delle tante facce di refluo che hanno costellato ed ancora costellano questa inqualificabile vicenda, senza fare sconti neanche a coloro che, all’ombra di paludate associazioni ‘ambientaliste’ regionali , si guardano bene dallo svegliare il can che dorme e pestare i calli ai mammasantissima della depurazione e del governo regionale pugliese.

Ma la battaglia è tutt’altro che conclusa. Si cerca di attivare nuove iniziative con l’obiettivo di contrastare questo disegno che penalizza il territorio. Di qui l’appello:

“Tutti coloro che possono contribuire con osservazioni e contributi tecnico-progettuali alternativi da anteporre in sede di VIA al ‘nuovo’ progetto di scarico nel mare di Torre Culumena, può contattare la scrivente associazione.

Avv. Francesco Di Lauro per Associazione Azzurro Ionio via per Maruggio 113 Manduria (Ta)

azzurro.ionio@libero.it 3384359733