Depuratore Manduria-Sava. Ambientalisti: “Incontro in Regione deludente”.

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Manduria – L’esito dell’incontro di ieri tra i sindaci di Manduria, Sava ed Avetrana e gli assessori regionali ai LL. PP. Giannini e all’Ambiente Nardoni per affrontare l’annosa questione del depuratore consortile che sorgerà a breve in località Specchiarica, delude movimenti, associazioni, partiti e gruppi di protesta contro la realizzazione della condotta sottomarina scaricherà 10.000 metri cubi al giorno di reflui depurati in tabella 1/2 in mare ad appena un chilometro dalla costa.
“Se apprezziamo la presa di posizione forte dei tre Sindaci contro ogni ipotesi di scarico in mare – afferma in una nota il Coordinamento cittadino di Manduria – dobbiamo registrare da parte dei vertici regionali il riproporsi di una tattica dilatoria, mirante a scaricare la responsabilità della ricerca delle soluzioni sulle spalle di coloro che le scelte le hanno subite e che da anni, in mille forme, protestano, senza essere ascoltati. Per l’ennesima volta infatti, come se si fosse all’anno zero, è stato richiesto alle amministrazioni locali di fornire soluzioni alternative allo scarico in mare e per di più in tempi brevissimi, entro il 4 di agosto, sottolineando però, nel contempo, i limiti invalicabili costituiti da un appalto già aggiudicato e da un progetto che non può essere modificato!”
“L’atto concreto che ci saremmo attesi e che avremmo considerato un primo passo significativo verso la ricerca di una soluzione – aggiunge – non è stato compiuto: l’accoglimento della richiesta, già formulata anni fa dal sindaco di Avetrana, di porre formalmente una moratoria sulla realizzazione del progetto, per poi aprire un confronto con le popolazioni interessate. Occorre infatti tener presente che i tempi incalzano e che, subito dopo la pausa estiva, presumibilmente i lavori inizieranno. Già è stata segnalata, da parte degli abitanti e dei proprietari dei terreni interessati , la presenza di tecnici che effettuavano scavi e misurazioni.”
Superato il momento di impasse provocato dalla crisi politico-amministrativa, il Coordinamento cittadino contro lo scarico a mare auspica dunque che l’Amministrazione e il Consiglio Comunale di Manduria possano ricreare “quella unità d’intenti che conduca a prese di posizione più decise e significative, con il concretizzarsi di tutti quegli atti formali che la situazione richiede” anche se “il fatto che il Sindaco sia giunto presso gli uffici regionali da solo – conclude – non ci rassicura circa l’impegno e il coinvolgimento di consiglieri e assessori verso questa vicenda”.

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