Depuratore: l’Amministrazione scarica…sui cittadini

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“Dopo le recenti dichiarazioni sulla stampa del Presidente del Consiglio di Manduria, nonché dopo goffi consigli ed un raffronto tra tutti i consiglieri di maggioranza e taluni della (inutile) opposizione, sembra che
l’intendimento dell’Amministrazione capeggiata dal Dott. Massafra, sia quella di indire un referendum sulla questione Depuratore per permettere ai cittadini di scegliere il relativo sito, con indicazione sito B (Urmo-Scarico a mare) e sito C (zona Serpente con scarico nel canalone naturale verso il fiume)”.
Ad affermarlo è il CDU di Manduria che interviene sulla questione depuratore. Per il referente del partito Leonardo Moccia “questi propositi, seppur nella forma sono apparentemente democratici, nella specifica realtà dei fatti sono politicamente offensivi da parte di una pseudo-amministrazione (con la “a” minuscola) nei confronti della (reale) volontà dei cittadini che hanno già, a suo tempo, dimostrato con l’ultima manifestazione che il mare non si tocca, ma occorre riutilizzare le acque e individuare siti alternativi, al fine di poter creare delle risorse per il territorio.”
Il CDU ricorda una pagina di storia manduriana di lotta popolare ancora viva nel ricordo di molti “… nel 1960 quando l’amministrazione locale “prese in giro” la propria Comunità, portò la cittadinanza ,per altri ben noti motivi, all’esasperazione e ci fu una risoluzione pericolosa per gran parte degli incapaci amministratori.”
“Le contraddizioni ed ipocrisie politiche dei politici (locali) sono fin troppo evidenti: inizialmente, – prosegue il CDU – sul palco ad Avetrana si posero contro la decisione dello stesso sindaco Dott. Roberto Massafra, proprio molti consiglieri della sua stessa maggioranza e della opposizione e che attualmente – come suol dirsi – si rimangiano la “parola”, dichiarando che il depuratore non sarebbe mai nato nella zona Marina; mentre oggi si scaricano sostanzialmente delle responsabilità per tutto quello che potrà succedere: e ciò non è politicamente corretto; ormai, basta ascoltare le voci di tantissimi cittadini per trarne le negative e pericolose conclusioni.”
E’ fin troppo chiaro – sostiene ancora Leonardo Moccia – come l’attuale (non-)governo di questo sfortunato Comune stia scaricandosi dalle proprie responsabilità decisionali e politiche, facendo gravare sui cittadini eventuali future colpe.
Il partito anticipa la sua posizione “…se questo (ambiguo) referendum diverrà operativo, il CDU ed altri con gran parte delle forze ambientaliste saremo al fianco dei Cittadini per non votare o annullare tutte le schede, facendovi capire due cose: la prima che il depuratore non deve toccare le marine e la seconda che, annullando il referendum, dovete andare a casa (dopo quasi cinque anni di inattività, anche di talune frange dell’opposizione, e gobba tristezza, tale da essere menzionata negli Annali della storia politica manduriana).”