Depuratore consortile: cresce movimento pronto a manifestare

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Cresce il movimento spontaneo popolare che, non riconoscendosi nei comitati che hanno mostrato entusiasmo alla proposta della Regione Puglia, intende manifestare la propria volontà e soprattutto essere informato correttamente su quanto accade in relazione alla realizzazione del depuratore consortile Manduria Sava. Sin da quando si è diffusa la notizia dell’avvio del cantiere sul posto, zona Specchiarica, si alternano gruppi di persone che non condividono quello che si sta cercando di realizzare. Alcuni si battono perché il sito del depuratore possa essere modificato, altri sono preoccupati delle realizzazioni che andranno a sostituire la condotta sottomarina, altri invece ritengono che senza l’approvazione dello studio di fattibilità da parte del consiglio comunale di Manduria che dovrebbe poi ottenere tutte le autorizzazioni in base alle leggi in vigore, possa essere cantierizzato il vecchio progetto che com’è noto rischia di distruggere il territorio e il mare. In questo caos generale non ci sono notizie ufficiali o meglio c’è la ferma volontà espressa più volte dal Presidente Emiliano e dai consiglieri regionali Morgante, Turco, Casili di cancellare la condotta sottomarina e l’ipotesi alternativa che però nessun dirigente regionale è mai venuto a presentare fugando eventuali dubbi dei cittadini. Dopo oltre dieci anni di proteste si chiede che le promesse siano supportate da atti ufficiali e soprattutto che si chiarisca in questa fase cosa l’azienda vincitrice dell’appalto andrà a realizzare.
A dir la verità anche il Comitato Noscaricoamare si dice preoccupato dalla situazione di scarna informazione che proviene dagli Enti istituzionali, a seguito della ripresa dei lavori presso il sito. A tal fine pur non dubitando delle chiare dichiarazioni di Emiliano sulla realizzazione di un impianto all’avanguardia ritiene che occorra “far seguire gli atti ufficiali in cui venga attestato quanto promesso, e cioè no scarico a mare, no condotta sottomarina e reflui depurati in tab. 4 per il riutilizzo in agricoltura e per altri scopi emergenziali.”
Manduria Lab ritiene che la proposta alternativa sia solo un’ipotesi di lavoro pertanto non è pertinente né motivata una deliberazione da parte del Consiglio Comunale. “Siamo in presenza – dicono – di una fase del tutto interlocutoria, in cui sono formulate delle previsioni, la cui realizzabilità è tutta da dimostrare, e che non è affatto scontato riesca a superare la procedura di VIA o a ricevere tutte le autorizzazioni richieste. Per non parlare della “condicio sine qua non” costituita dalla modifica del Piano di Tutela delle Acque, di cui non si ha ancora notizia. D’altronde – prosegue Manduria Lab – lo stesso Presidente Emiliano ha sottolineato che l’eventuale approvazione da parte del Consiglio non ha valore giuridico. Pur convinti che l’ipotesi alternativa non sia percorribile Manduria Lab chiede all’Amministrazione di Manduria di verificarla senza impegnare il consiglio comunale la cui approvazione darebbe il via libera al cantiere per la realizzazione del vecchio progetto.”

Nel frattempo il Comune di Avetrana ha partecipato ad un incontro promosso da Forza Italia di Manduria per cercare di creare un fronte unico che possa esprimere in maniera inequivocabile la posizione da assumere. All’incontro erano presenti il sindaco Antonio Minò e vice sindaco Alessandro Scarciglia il coordinatore di FI di Avetrana Antonio Saracino, per FI di Manduria il consigliere Arcangelo Durante, il componente del direttivo provinciale Giuse Perrone; i componenti della Lista Girardi, Antonio Curri e i consiglieri comunali Leo Girardi, Angelo Dinoi, Sandra Di Cursi, nonché il consigliere indipendente di Manduria Antonio Giuliano. Nei prossimi giorni sarà diffuso un comunicato ufficiale sulla posizione espressa e sulle iniziative che si intendono intraprendere. Si sta già programmando ad Avetrana un Consiglio monotematico intercomunale: saranno invitati i Consigli Comunali di Manduria e Sava con i rispettivi sindaci e le rispettive Giunte. Saranno anche invitati a partecipare i tecnici dell’AqP e della Regione con la speranza che possano partecipare e chiarire finalmente qualcosa.
Pieno sostegno ai cittadini di Avetrana che sarebbero i più penalizzati dalla realizzazione dell’impianto a ridosso dell’unica zona residenziale Urmo Belsito, giunge dai cittadini dei paesi limitrofi, Erchie Torre Santa Susanna e in particolare dal comitato no allo scarico a mare e disastri ambientale di Erchie guidato da Giovanni Bianco Coccioli, il comitato “ no al mega impianto di compostaggio di Erchie” guidato da Cosimo Petarra e l’associazione La tua voce di Erchie guidata da Antonio Vitale. L’obiettivo è quello di combattere un’unica battaglia in difesa del mare e del territorio. A tal fine, come si può vedere nel video pubblicato, alle 15.00 in zona Chidro area sito depuratore si è svolto l’ennesimo sit in di protesta. Larga partecipazione di centinaia di cittadini questa volta in gran parte provenienti da Manduria.

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Il video girato nel pomeriggio