Depuratore consortile: il Comitato Tutela del Territorio di Avetrana crede nell’impegno dell’on. Anna Macina

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Nei giorni scorsi la portavoce del Movimento 5 Stelle Anna Macina ha tenuto un incontro per cercare di dare il proprio contributo a sbloccare la vicenda relativa al depuratore consortile Manduria Sava

che ha seguito con grande attenzione anche prima di diventare parlamentare. Nel corso dell’incontro, utile ad inquadrare la situazione, sono stati individuati alcuni punti da seguire con l’obiettivo sia di giungere quanto prima a fare un depuratore necessario a risolvere i problemi di carattere igienico sanitario di Manduria e Sava, problemi documentati e incontestabili, ma anche una soluzione condivisa che possa tenere conto della volontà della popolazione che non vuole un impianto a ridosso delle marine a Urmo Belsito dove è attualmente localizzato.
Tra gli altri erano presenti gli esponenti del Comitato per la Tutela del Territorio associato ad Italia Nostra di Avetrana che hanno apprezzato l’impegno della parlamentare grillina. A tal fine nel riepilogare i punti di azione futura chiedono di essere informati sull’attività svolta nella convinzione che concretamente potrà fornire presto tante risposte positive alle aspettative sulla vicenda depuratore.
L’on. Macina ha annunciato che intende mettere in campo una rete di iniziative portando innanzi tutto l’argomento in Parlamento attraverso un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente Costa.
Considerato che il potere decisionale in materia è della Regione Puglia i comitati ambientalisti locali hanno chiesto un incontro con i consiglieri regionali 5 Stelle, che da sempre si battono in maniera incisiva contro gli sprechi di denaro pubblico. E’ necessario, anche in questo caso, fare una valutazione costi benefici dell’opera, che il Comitato ritiene sia troppo onerosa tenuto conto, solo ad esempio, di tutti i km che i reflui devono fare per giungere da Sava e Manduria al confine con Avetrana.
Fondamentale sarà riaprire un tavolo istituzionale regionale con i vari enti e associazioni, tavolo a cui devono partecipare tutte le parti coinvolte per trovare un accordo che sblocchi la vicenda. Ma si attendono anche prossime risposte dal fronte giudiziario. L’on Macina ha preso impegno di verificare lo stato degli esposti del 2017 alle Procure di Taranto e Brindisi.
Ed infine c’è attesa anche per la prossima sentenza che a fine febbraio dovrà essere emessa dal TAR sul ricorso presentato proprio dal Comitato per la Tutela del Territorio associato a Italia Nostra di Avetrana.