Depuratore Consortile. Alessandro Scarciglia: “Ecco perché abbandono Forza Italia”

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Il vice sindaco di Avetrana, in una nota, spiega le ragioni del suo abbandono da Forza Italia all’indomani delle dichiarazioni e prese di posizione del coordinatore provinciale del partito che contrastano con gli anni di lotta portati avanti contro la localizzazione del depuratore consortile Manduria – Sava a Urmo Belsito e contro lo scarico a mare.
Potrebbe innescarsi una reazione a catena all’interno di Forza Italia da parte di quanti si sono sempre schierati con le popolazioni locali che vogliono un depuratore lontano dal mare.

“Premetto subito che non ho lasciato il partito per il semplice fatto che il Comune di Avetrana non sia stato invitato in Commissione Ambiente Regionale insieme ai sindaci o commissari di Sava e Manduria. Non sono così permaloso!
Dopo lo storico scioglimento di Alleanza Nazionale sono transitato in Forza Italia (passando obbligatoriamente dal PDL) insieme a tanti amici della Provincia di Taranto che per anni, con onore, avevano militato in AN. Persone serie ed oneste con cui è stato sempre piacevole parlare di politica e dei problemi del territorio. A loro va il mio infinito GRAZIE per ciò che mi hanno insegnato e trasmesso.
Ma arriviamo ai giorni nostri:
da sempre mi sono battuto, insieme all’intera comunità avetranese, per la delocalizzazione del costruendo depuratore nei pressi della località Urmo-Belsito. Lo dimostrano gli atti!!!
Oltre, naturalmente, allo scarico a mare delle acque reflue.
In tutti questi anni tanti consiglieri regionali si sono interessati al problema esprimendo la propria e legittima posizione. Tra questi anche la consigliera Franzoso con la quale, spesso, ci siamo confrontati pur avendo posizioni diverse (se non opposte) sul problema. Ma prima era “solo” una consigliera del mio partito e potevo, comunque, confrontarmi all’interno del partito stesso. Oggi no. Oggi lei rappresenta il partito a livello provinciale essendo stata nominata coordinatore, appunto, provinciale. Al termine della Commissione Ambiente Regionale, Francesca Franzoso (sulla cui persona non ho problemi ad ammettere che la stimo e la rispetto ed abbiamo lavorato bene insieme in questi anni su altre problematiche) si è detta ancora favorevole al sito individuato per il depuratore vicino alla costa e, addirittura, ha auspicato l’inizio dei lavori entro la metà del prossimo mese.
Naturalmente questa è una presa di posizione che non sta assolutamente bene a chi, come me, da anni contesta questa decisione della Regione Puglia e di AQP e a chi, sempre come me, proprio a causa di queste contestazioni ha avuto anche problemi con la giustizia. Ed è una presa di posizione che va contro agli esponenti di Forza Italia di Avetrana e Manduria, accontentando, invece, un sindaco che non è certo vicino allo stesso partito (almeno fino ad ora!).
Vedo ora che non sono da solo a pensarla così: leggo che anche Forza Italia di Manduria comincia a reagire e so anche di altri amici in altri comuni che stanno pensando seriamente di prendere decisioni forti in merito. Proprio perché il danno che si sta per arrecare non è solo al Comune di Avetrana, ma ad una economia turistica dell’intero territorio.
Attendo, tra gli altri, anche una presa di posizione ufficiale di Forza Italia Avetrana. Perché so che individualmente i componenti del partito locale la pensano come me, ma la polita non è dell’individuo, deve essere pubblica”

In un precedente post Alessandro Scarciglia spiegava in dieci punti la questione depuratore dopo gli sviluppi degli ultimi giorni:

1. Il nuovo progetto del depuratore avrà ancora lo scarico a mare, a dispetto dei tanti cittadini che richiedono che ciò non avvenga. 2. Lo dichiara la responsabile regionale del Dipartimento Ambiente, ing. Barbara Valenzano, al termine dall’audizione in Commissione Ambiente il 13 marzo scorso (spero di non aver sbagliato data!). In quella nota si legge “Allo studio un progetto che, attraverso una sistema di trincee drenanti e di vasche di raccolta, produca uno scarico a mare per un massimo di dieci volte l’anno.”
3. Soprattutto è il D.Lgs. 152/2006 che impone lo scarico emergenziale in mare se il depuratore non rispetta alcune distanze dalla costa. E questo depuratore previsto non rispetta tali distanze, quindi lo scarico a mare è OBBLIGATORIO.
4. Chi afferma il contrario sa di dire il falso. Infatti ad affermare ciò sono sempre i politici e mai i tecnici perchè, questi ultimi, conoscono la materia.
5. Un VERO politico non può limitarsi a chiedere semplicemente che venga realizzata un’opera qualsiasi pur di risolvere il problema del proprio orticello. NO!!! Un vero politico DEVE pretendere la MIGLIORE opera per l’intero territorio.
6. Sono convinto che, proprio per il D.Lgs. 152/2006, qualsiasi ipotesi progettuale alternativa alla condotta sottomarina verrà sempre bocciata dagli stessi uffici ambientali regionali.
7. Chi di dovere sa che ciò che ho scritto in precedenza corrisponde a verità ma si sta giocando per far credere ai cittadini che una soluzione alternativa possa esistere.
8. Fin quando il depuratore verrà costruito a meno di 5km di distanza dal mare, lo scarico emergenziale sarà in mare!!!
9. Alla fine ci piazzeranno lo scarico in battigia dicendo che, comunque, hanno tentato di trovare altre soluzioni.
10. Questo scempio lo vogliono solo in pochi (eletti) ma non lo vuole il popolo intero (elettori).