Depuratore: i comitati affinano la lotta contro la mancata delocalizzazione da Urmo-Specchiarica

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Quali iniziative adottare in conseguenza della prossima apertura del cantiere lunedì 15 Aprile per la realizzazione del depuratore in zona Urmo-Specchiarica?
Se lo sono chiesto, ieri, ad Avetrana i rappresentanti dei Comitati e di qualche associazione che hanno raccolto l’invito a partecipare alla riunione urgente che si è tenuta per scegliere la linea da seguire. Attorno al tavolo nell’aula consiliare erano presenti con il sindaco Minò, alcuni consiglieri di Avetrana, esponenti del Movimento Manduria Noscia, del Movimento Idea, i rappresentanti dei comitati di Avetrana ed Erchie ed alcuni esponenti di qualche partito presenti probabilmente più a titolo personale visto che le loro forze politiche non sono sulla stessa linea.
Nei giorni scorsi l’AQP ha chiesto alla Prefettura di Taranto di garantire con la presenza delle forze dell’ordine la sicurezza delle operazioni considerato che il cantiere in quella zona è osteggiato da alcuni comitati locali. Quasi certamente, dunque, la zona sarà off-limits ai non addetti ai lavori. Per questo sono state escluse manifestazioni di protesta sul posto come avvenuto in passato. Pur ribadendo la necessità di proseguire la lotta contro la localizzazione del depuratore lontano dalla costa, i convenuti hanno ritenuto che le strade ancora aperte da seguire sono quelle giudiziarie e politiche. Fermo restando i ricorsi già inoltrati al TAR e che dovrebbero presto portare a qualche decisione, si sta pensando di tramutare in esposto-querela alla Procura della Repubblica la diffida inoltrata agli Enti e al responsabile del procedimento che ha dato il via ai lavori ad un progetto monco della parte più importante ovvero quella dello scarico emergenziale che tanto preoccupa i cittadini di quelle zone residenziali. Contro l’avvio dei lavori si sta inoltre valutando, come proposto dal Dott. Conte, la possibilità di un ricorso d’urgenza ex articolo 700 per richiedere la sospensione del cantiere in attesa della definizione del progetto completo. Dal punto di vista politico sarà invece organizzata l’ennesima trasferta a Bari: il sindaco di Avetrana Antonio Minò insieme agli altri sindaci dei comuni vicini, Maruggio, Erchie, Torricella, Torre Santa Susanna andrebbero a chiedere al governatore Emiliano di rivedere la localizzazione dell’impianto facendo presente che la gente si sente abbandonata dalla politica e che tale situazione potrebbe incidere sull’astensionismo alle prossime elezioni europee. A tal fine l’ex consigliere comunale di Manduria Arcangelo Durante ha prospettato l’idea, da valutare se e in che modo potrebbe essere attuata, di utilizzare le prossime elezioni come un referendum pro o contro l’attuale sito del depuratore. Sarebbe un’azione forte, un segnale alla politica che non ascolta le istanze dei cittadini. I lavori dell’incontro si sono tenuti sotto l’occhio attento delle forze dell’ordine Carabinieri e Agenti della Digos che hanno ascoltato tutte le proposte formulate dai presenti che, nonostante l’abbandono ormai acclarato di forze politiche e rappresentanti regionali, continuano a credere che possa esserci una speranza per evitare che un territorio così bello come la costa manduriana possa essere danneggiato da un’opera che, seppur utile, non andrebbe realizzata in quel sito.