Ddl politiche attive del lavoro. M5S: “Giunta e maggioranza litigano e di mezzo ci vanno tanti lavoratori”

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“Ci siamo astenuti dal voto sulla legge che istituisce l’ARPAL, l’Agenzia Regionale per le Politiche Attive sul Lavoro, a causa delle numerose criticità del provvedimento, che
non sono state risolte per i contrasti tra la Giunta e la sua maggioranza che purtroppo hanno prevalso sul bene dei lavoratori”. Così i consiglieri del M5S Gianluca Bozzetti, Antonella Laricchia, Grazia Di Bari e Marco Galante in seguito all’approvazione in Consiglio Regionale del Disegno di legge “Norme in materia di politica regionale dei servizi per le politiche attive del lavoro e per il contrasto al lavoro nero e al caporalato”.
“In Commissione – spiegano i cinquestelle – grazie anche al parere favorevole del Governo, era stato approvato il nostro emendamento il quale prevedeva che le vertenze collettive, gestite dalle Province, diventassero di competenza dell’ARPAL che, successivamente, con atto interno, le avrebbe gestite a livello territoriale. Oggi quell’emendamento è stato eliminato a causa delle pressioni della maggioranza creando un vero e proprio vuoto normativo a danno dei lavoratori. A causa delle prove di forza tra il Governo e i consiglieri di centrosinistra non è passato neanche l’emendamento a tutela di 300 formatori professionali, che nei prossimi mesi rimarranno a casa, con buona pace del supporto dato per anni ai centri per l’impiego. Non si è neanche colta l’opportunità di integrare all’interno del neo-sistema ARPAL i lavoratori delle società in house delle Province che finora hanno lavorato nei servizi per l’impiego, parliamo di circa 40 persone in tutta la Puglia che prestano la loro opera da oltre 20 anni. Ma il capolavoro vero la maggioranza l’ha raggiunto quando si è trattato di votare l’emendamento per istituire la figura del valutatore indipendente. I consiglieri di maggioranza che hanno votato sfavorevolmente, andando anche contro il parere del Presidente Emiliano, per giustificare questa scelta hanno parlato della necessità di evitare un minimo spreco di denaro pubblico (circa 70.000€); una dichiarazione molto curiosa se pensiamo che sono gli stessi consiglieri che per due volte nelle sedute di Bilancio hanno votato per mantenere in essere una spesa di oltre 10 milioni l’anno per i vitalizi degli ex consiglieri regionali. A questo punto ci auguriamo che, quando ripresenteremo l’emendamento per abolirli, i consiglieri di maggioranza si ricordino della necessità di preservare i soldi dei pugliesi che hanno manifestato questo pomeriggio”.