Dati Ispra allarmanti. Nel 2017 quasi 2 milioni di tonnellate di rifiuti smaltiti in provincia di Taranto

Condividi

“Il recente Rapporto Ispra 2019 sui rifiuti speciali, riferito ai dati del 2017, e l’ultimo Rapporto Ispra sui rifiuti urbani registrano un quadro più che preoccupante sul quantitativo di rifiuti – tra urbani e speciali – smaltiti in Puglia durante il 2017, con uno sproposito nella provincia di Taranto: numeri che vanno ben oltre le aspettative. Stiamo parlando infatti di un totale che si aggira intorno ai 2 milioni di tonnellate annue, un dato non solo allarmante e in stretta continuità con le politiche scellerate – sia regionali che provinciali – nel campo dei rifiuti che sempre hanno affossato il Tarantino ma anche in netto contrasto e squilibrio con il totale pugliese.”
Lo denuncia il deputato del MoVimento 5 Stelle, Giovanni Vianello, commissario Ambiente ed Ecomafie.
“Nel dettaglio – spiega il portavoce pentastellato – registriamo che nel 2017, le discariche per rifiuti non pericolosi che smaltiscono l’urbano hanno lavorato in Puglia per un totale di 802.381 tonnellate l’anno, nella sola provincia di Taranto la cifra di smaltimento è pari a 670.408 t/a: l’83,55% rispetto al totale smaltito in Puglia! Sulla stessa linea il versante dei rifiuti speciali: sempre nel 2017 i siti di smaltimento della provincia di Taranto hanno trattato 1.268.433 tonnellate l’anno rispetto al totale pugliese pari a 1.612.582 t/a. Uno squilibrio incontrovertibile, un totale di 1.938.841 tonnellate/a di rifiuti speciali e urbani sono stati smaltiti nel Tarantino. Questo risultato tutt’altro che meritorio non chiede semplicemente una riflessione ma pretende azioni concrete per invertire un percorso ad oggi solo a danno della provincia di Taranto, come del resto il MoVimento 5 Stelle a livello regionale ha sempre denunciato. Non sono gli inceneritori la risposta a questi dati scoraggianti, essi infatti per produrre energia bruciano i rifiuti più secchi, mentre la parte più umida in uscita dai TMB (trattamento meccanico biologico) dopo la bio stabilizzazione viene conferita in discarica. In definitiva gli inceneritori non possono smaltire lo stesso materiale, che avrà necessariamente bisogno di discariche. Purtroppo né la legge regionale 24/2012 e seguenti né il nuovo Piano regionale dei rifiuti sono impostati per alleviare questa situazione eppure, le norme europee e italiane impongono una precisa gerarchia nel trattamento dei rifiuti, del tutto disattesa in Puglia”.