Da Confcommercio solidarietà alle imprese appalto Ilva

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“La Giunta di Confcommercio Taranto esprime piena solidarietà agli autotrasportatori ed alle imprese dell’indotto Ilva, impegnate nella ricerca di soluzioni alla difficile vertenza che sta investendo il comparto industriale”.

“E’ una situazione – si sottolinea in una nota – che non riguarda esclusivamente l’appalto, ma che si ripercuote negativamente sull’andamento dell’intera economia del territorio provinciale da tempo in sofferenza, come dimostrano i numeri drammatici degli ultimi anni, riguardanti le imprese del commercio, del turismo e dei servizi cessate (1058 su 696 iscritte nel 2014). Un’economia drogata, incapace di processi autonomi di sviluppo e di crescita”.
“Confcommercio lo aveva previsto ed annunciato quando, a fronte della chiusura di decine e decine di negozi, della cessazione di attività imprenditoriali storiche e della conseguente messa in libertà di centinaia di lavoratori, invitava le altre Organizzazioni di categoria a sedersi attorno allo stesso tavolo, ed a programmare nuovi percorsi di sviluppo per la costruzione di un futuro, che purtroppo è già oggi”.

“E’ proprio la sofferenza delle imprese del Terziario, dell’Artigianato e dell’Agricoltura la molla che in questi anni ha spinto Confcommercio a condurre – accanto a poche illuminate Organizzazioni amiche – le sue battaglie senza ‘se’ e senza ‘ma’, talvolta avendo la sensazione di essere non compresa dal territorio e dalle rappresentanze degli altri settori economici e dai sindacati dei lavoratori. Ed è per questo che Confcommercio, già in trincea da tempo, comprende bene quanto conti un territorio unito capace di rivendicare dignità, rispetto, salute, lavoro”.
“Quanto sta accadendo in queste ore non lede soltanto i sacrosanti diritti delle imprese dell’indotto e dei lavoratori che da esse dipendono, ma rappresenta l’ennesimo schiaffo alla comunità jonica, trattata alla stregua di una colonia dello Stato industralista . Questa vicenda deve insegnare che un territorio cresce se tutte le ruote dell’ingranaggio girano assieme e se si smette di vivere alla giornata, avendo cura di tutelare solo il proprio ‘particulare’”.
“L’auspicio è che da oggi – conclude Confcommercio – si volti pagina, e che dal dolore possa nascere un nuovo germoglio”.

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