Crisi Manduria: no al baratto delle poltrone in cambio dei voti. La soluzione del PD

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A distanza di oltre 15 giorni dall’ultimo Consiglio Comunale, ovvero da quando il Sindaco ha firmato i decreti per l’azzeramento della Giunta Comunale, la crisi amministrativa si è manifestata in tutte le sue nefandezze. E’ la segretaria cittadina del PD Katia Malagnino a commentare la crisi che, da qualche settimana ormai, ha investito l’Amministrazione Comunale.
In un comunicato stampa l’esponente politico richiama le parole del Sindaco Massafra durante la campagna elettorale dello scorso anno. Nel programma di Manduria Futura è scritto nero su bianco: “il modello istituzionale sinora utilizzato dalle Amministrazioni che si sono succedute, basato sulle attribuzioni di deleghe assessorili, rappresenta un potentissimo incentivo negativo alla capacità di fare squadra e focalizzare su poche azioni le strategie di intervento, favorendo invece la polverizzazione degli interventi e la dispersione degli interventi in micro iniziative non utili a risolvere problemi collettivi, ma molto funzionali alla costruzione del consenso individuale”. E poi ancora: “Occorre superare questo modello di suddivisione di deleghe (assessorati) ed individuare gli Assessori in base delle competenze, svincolandoli dalla necessità di ricercare il consenso personale come viatico per ottenere la nomina”.

“Quello che accade in queste ore – prosegue la Malagnino – smentisce totalmente il programma che il Sindaco Massafra ha sventolato durante la sua campagna elettorale.”
“Quella che era stata preannunciata come una “lieve scossa di assestamento”, si sta trasformando in un vero e proprio “terremoto politico”; la preannunciata risoluzione immediata, con conseguente nomina della giunta nel giro di tre giorni è stata puntualmente disattesa. La Città rischia l’ennesima debacle politica a poco più di un anno dalle ultime elezioni amministrative. L’abilità sta nell’aver cercato di aggregare ciò che di più politicamente disomogeneo non c’è, ovvero Consiglieri Comunali e forze politiche che non hanno mai condiviso un punto programmatico. Risulta impossibile pensare che il Sindaco volesse una maggioranza a 24. Sembra però che il suo vero obbiettivo sia di metter insieme 20 Consiglieri appartenenti a sei formazioni/liste politiche la cui aggregazione risulta inimmaginabile.”

Il Partito Democratico denuncia alla Città l’ennesimo atto di impreparazione politico-amministrativa del Sindaco, che pretende di raccogliere consensi in Consiglio Comunale barattando un posto in Giunta con i voti di quei Consiglieri che gli assicureranno il mantenimento della maggioranza. Il Primo Cittadino, secondo il PD, avrebbe dovuto evitare di farsi condizionare.

Il Partito Democratico ritiene che le dimissioni del Sindaco siano l’unico vero passo verso la discontinuità e il cambiamento. Conseguentemente, dovrebbe chiedere la fiducia in Consiglio Comunale, presentandosi con una squadra di governo valida e competente, che si prefiggesse un programma di pochi punti da realizzare in un tempo stabilito.

Questo a oggi non è stato. Ha scelto la via più facile preferendo il baratto delle poltrone in cambio dei voti, perdendo di vista lo stato in cui versa la Città, che è ormai in agonia da diversi anni e a cui l’Amministrazione Massafra, priva di contenuti, sta dando il colpo di grazia.

Conferenza stampa PD Manduria