Covid-19. Dalla Regione 900 milioni a sostegno di imprese, autonomi e fasce deboli

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Si chiamerà START, sostegno al reddito per la ripartenza, la nuova misura straordinaria ideata dalla Regione Puglia

a beneficio dei lavoratori autonomi e dei professionisti a basso reddito.

Un sostegno a fondo perduto, finanziato con 125 milioni di euro, nell’ambito della nuova manovra economica anti Covid 19, così come modificata e approvata oggi in Giunta, messa a punto dalla Regione attraverso la riprogrammazione dei fondi europei destinata a quei lavoratori autonomi, partite IVA e professionisti che a causa del lockdown si sono impoveriti e sono in difficoltà con la ripartenza.

“Una boccata di ossigeno concreta per circa 60 mila pugliesi la cui soglia reddituale è sotto i 20 mila euro – ha commentato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – è una misura inedita e importante che caratterizza l’impianto della manovra socioeconomica del Governo regionale. La nostra attenzione si è soffermata soprattutto su tre importanti livelli: le fragilità assolute, le partite IVA, i professionisti a basso reddito dimenticati (complessivamente in ambito sociale sono stati stanziati 141 milioni di euro) e le imprese. In questo possiamo dire che nessuno è stato lasciato da solo”.

La platea beneficiaria della misura START riguarderà:

– Professionisti e lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, in tale categoria rientra il numeroso popolo delle partite IVA costituito da lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata INPS e privi di tutela da parte del sistema privatistico delle professioni riconosciute (25 mila circa);

– professionisti iscritti alle casse di previdenza che peraltro sono stati dimenticati dal Decreto Rilancio. (35 mila circa).

Questo intervento rientra in una riprogrammazione complessiva da 750 milioni di euro, approvata stamattina, con due delibere di Giunta regionale che modificano la delibera approvata l’8 aprile scorso  incrementando le risorse e gli strumenti messi in campo dalla Regione Puglia contro la crisi sanitaria, economica e sociale causata dalla pandemia.

Complessivamente la nuova manovra regionale anticrisi si basa su un ammontare di risorse pari a 750 milioni di euro, di cui 610 milioni a valere sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e 140 milioni di euro a valere sul Fondo Sociale Europeo. Si articola in interventi rivolti al sostegno del sistema imprenditoriale regionale, mobilitando 551 milioni di euro; interventi per i piccoli singoli professionisti e lavoratori autonomi con basse fasce di fatturato, per 124 milioni di euro; interventi per la diffusione nelle imprese dello smart working, per 16 milioni di euro; interventi a fondo perduto per le imprese dei settori turismo e cultura, con una dotazione di 45 milioni di euro; apertura di una sezione regionale di Garanzia di portafoglio del Medio Credito Centrale, con una dotazione di 38 milioni di euro; potenziamento dello strumento delle garanzie dirette messe a disposizione dai Confidi vigilati operanti in Puglia, cui è assegnata una dotazione di 20 milioni di euro; interventi sanitari per 59 milioni di euro.

I primi due avvisi per accedere alle risorse economiche mobilitate dalla Regione Puglia per imprese, professionisti, artigiani e lavoratori autonomi, colpiti dagli effetti economici dell’emergenza COVID-19, saranno pubblicati il prossimo giovedì 4 giugno.

In aggiunta alle misure della nuova manovra da 750 milioni di euro, la Regione Puglia ha già provveduto a lanciare misure di carattere più strettamente sociale per complessivi 141 milioni e 300 mila euro. Si tratta del Fondo di prima necessità per il sostegno a persone in stato di difficoltà raggiunte da buoni spesa e affitti, bollette, con una dotazione di 21 milioni e mezzo a favore di tutti i Comuni pugliesi. Del potenziamento del Reddito di dignità alle persone ed alle famiglie non in possesso dei requisiti per il reddito di cittadinanza, con una dotazione di 36 milioni e 900 mila euro. Il Fondo Affitti a favore dei Comuni pugliesi per il sostegno ai canoni di locazione, per un ammontare complessivo pari a 23 milioni e 900 mila euro. Il Sostegno al lavoro agile dei dipendenti dei call center, con una dotazione di 435 mila euro. Le misure di sostegno per il diritto allo studio a favore degli studenti in condizioni di fragilità economica, con una dotazione di 2 milioni di euro. Il Piano Povertà da ripartire attraverso il coinvolgimento degli Ambiti sociali di zona per un importo complessivo pari a 27 milioni di euro per il finanziamento di Interventi e servizi in favore di persone in condizione di povertà estrema e senza dimora. Il Fondo ai disabili per progetti di vita indipendente, con una dotazione di 5 milioni di euro. L’assistenza domiciliare in favore di anziani e disabili. con una dotazione pari a 13 milioni di euro. Quota parte degli Assegni di cura, per una dotazione di 12 milioni di euro.