Coronavirus. Primo decesso a Castellaneta. Operaio del siderurgico positivo. Le notizie dai Sindaci

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Le notizie anche oggi arrivano dai primi cittadini. A Castellaneta si registra il primo decesso. E’ una donna. A Taranto invece è risultato positivo il tampone eseguito su un dipendente del siderurgico. E’ il secondo dopo quello di un ingegnere.  Nel darne notizia il sindaco Melucci chiede decisioni immediate e definitive a tutela dei lavoratori dello stabilimento siderurgico e delle loro famiglie.

Giovanni Gugliotti Sindaco di Castellaneta

“Sento il dovere di comunicarvi che una nostra concittadina positiva al Covid-19 non ce l’ha fatta. Si tratta di una anziana signora, con precedenti complicazioni cliniche e già ricoverata all’Ospedale San Pio. Da lì, nei giorni scorsi, dopo essere risultata positiva al tampone è stata trasferita al Moscati di Taranto.  Questa mattina, purtroppo, è venuta a mancare. A Lei rivolgo l’ultimo saluto ed ai suoi cari possa stringersi l’abbraccio sentito di tutta la comunità di Castellaneta.

 

Rinaldo Melucci – Sindaco di Taranto

Avevamo chiesto al Prefetto di Taranto, sin dai primi casi di contagio nella nostra provincia, di assumere decisioni sull’ex Ilva per contrastare il coronavirus. Purtroppo le nostre preoccupazioni sembrano essersi rivelate fondate. Ma il gestore evidentemente non sta operando con la stessa energia e restrittività con la quale stiamo operando noi nei confronti della città. Ci ha abituati a questa non curanza, purtroppo. Non possiamo consentire che siano vanificati tutti i nostri sforzi e i sacrifici dei nostri cittadini.

Su questo nuovo contagio, per altro, non abbiamo ricevuto ancora alcuna comunicazione ufficiale con maggiori dettagli. Non ci meritiamo informazioni di seconda mano o parziali, non possiamo apprendere le notizie prima di tutto dalla stampa. La ASL deve adesso impegnarsi nel fornirci dati tempestivi e approfonditi. I tarantini non possono vivere nel limbo.

Invochiamo decisioni immediate e definitive a tutela dei lavoratori dello stabilimento siderurgico e delle loro famiglie. Il provvedimento prefettizio potrebbe non essere sufficiente, l’attività dell’ex Ilva non è essenziale e, per altro, entro poche settimane ArcelorMittal deve comunque provvedere al fermo di molti impianti per effetto della nostra ordinanza sindacale sulle emissioni inquinanti. Non c’è davvero alcun motivo valido per andare avanti. Altro che minimo tecnico!