Coronavirus. Da mercoledì notte distributori di carburante chiusi.

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Nuovi disagi in vista per il Paese, bloccato dall’emergenza Covid-19. Gli impianti di rifornimento di carburante resteranno chiusi

a partire da mercoledì notte. Le associazioni di categoria Faib-Fegica-Figisc/Anisa, in un comunicato congiunto, fanno sapere che i distributori “cominceranno a chiudere, a partire da quelli della rete autostradale compresi raccordi e tangenziali; via via, tutti gli altri anche lungo la viabilità ordinaria”.

In vista nuovi disagi in un Paese bloccato dall’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, che, per far fronte all’emergenza Coronavirus, ha disposto la chiusura di tutte le attività e servizi considerati non essenziali.

Noi, da soli, non siamo più nelle condizioni di assicurare né il necessario livello di sicurezza sanitaria, né la sostenibilità economica del servizio” – affermano le associazioni spiegando i motivi della clamorosa protesta che rischia di mettere a repentaglio il sistema di trasporti di persone e merci sulle strade italiane. – Siamo persone con famiglie da proteggere, cittadini tra gli altri che sanno di dover assolvere ad una responsabilità di cui non si vogliono spogliare, ma a cui non può essere scaricato addosso l’intero carico che altri soggetti, con ben altri mezzi, disponibilità economiche e rendite, si ostinano ad ignorare”, affermano i gestori della rete carburanti.

La categoria è composta da “oltre 100.000 persone in tutta Italia che hanno continuato a fare il loro lavoro nonostante si sia registrata una contrazione di circa l’85%. Correremo il rischio dell’impopolarità e dei facili strali lanciati da comode poltrone, ma davvero non abbiamo né voglia, né la forza per spiegare o convincere delle solari ragioni che ci sostengono”, affermano Faib-Fegica-Figisc/Anisa.

Chi volesse approfondire può chiedere conto a Governo, concessionari autostradali, compagnie petrolifere e retisti indipendenti: a ciascuno di essi compete fare per intero la propria parte se si vuole assicurare la distribuzione di benzina e gasolio”, conclude la nota.

Il Garante degli scioperi ha però chiesto di revocare subito la protesta dei benzinai e ribadito l’invito a tutti i sindacati a non effettuare scioperi fino al 30 marzo 2020 in considerazione dell’emergenza Covid-19.

In attesa delle decisioni del Governo, il premier Conte, in conferenza stampa, ha detto di augurarsi che non ci siano scioperi di nessun genere nei prossimi giorni, neanche nel settore dei carburanti, ed ha assicurato che comunque i rifornimenti saranno garantiti. Ha anche preannunciato che la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, emanerà nelle prossime ore un’ordinanza per regolare gli orari di apertura dei distributori.