Conflitto a fuoco con i carabinieri: tutti arrestati i presunti componenti del commando.

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Lecce – Sono stati tutti individuati e arrestati i quattro presunti componenti della banda di rapinatori che il 6 febbraio scorso a Lequile, in provincia di Lecce, misero a segno una rapina ai danni di un’agenzia assicurativa e poi, durante la fuga, ingaggiarono un conflitto a fuoco con i carabinieri che li avevano intercettati sulla San Donato-Copertino. Due dei malviventi, entrambi di San Cesario di Lecce, finirono in manette poco dopo il colpo: Alessandro Aprile rimase ferito a una gamba e venne acciuffato subito dai militari; Giuseppe De Benedictis, venne catturato quella stessa notte mentre vagare tra le campagne.
Il terzo componete è stato arrestato l’altro ieri sera dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Lecce. Si tratta di Antonio Ape, 45 anni, anche lui di San Cesario. Resosi irreperibile dal giorno della rapina, Ape è stato catturato a Veglie, presso l’abitazione di suoi conoscenti dove più volte i militari avevano notato la presenza dei suoi familiari. Ora è sottoposto a fermo perché indiziato di delitto, emesso, con decreto, dal P.M. della Procura della Repubblica di Lecce, Carmen Ruggiero. E’ accusato, in concorso con altri, di rapina aggravata, duplice tentato omicidio, detenzione e porto abusivo di armi e ricettazione.
Stesse accuse anche per il quarto componente della banda si è costituito stamane: Fabrizio Maniglia, 46 anni, di San Cesario di Lecce, si è presentato spontaneamente ai Carabinieri, intenzionato a fornire la sua versione dei fatti dopo che Ape, nel corso dell’interrogatorio reso al Pubblico Ministero, aveva ammesso di essersi allontanato insieme a lui. Si trovano entrambi rinchiusi nel carcere di Lecce.

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