Confcommercio: Subito interventi di soccorso per il terziario.

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TARANTO -Lo scorso anno nel solo comune di Taranto si sono registrate 543 chiusure di attività commerciali, un trend che purtroppo si conferma nel 2013 con 321 chiusure registrate già nel primo semestre. D’altronde anche il dato dei consumi conferma che la provincia jonica – nel 2012 ultima in Puglia – anche nel 2013 registrerà un -2,6 %.

Dati che attestano numericamente la percezione visiva che se ne ricava soprattutto percorrendo alcune delle principali vie del capoluogo dove la sequenza delle saracinesche chiuse in alcuni tratti è impressionante.

Una situazione che rischia di peggiorare nei prossimi mesi, per quell’ effetto domino che nel Regno Unito preoccupa Springboard, importante società che da oltre 10 anni cura l’Indice Nazionale di Performance dei centri storici britannici: con l’aumentare di negozi vuoti, diminuisce ancora di più l’attrattività dei centri urbani, l’investimento privato e di conseguenza i flussi pedonali.

Contenimento dei costi dei fitti e politiche fiscali incentivanti sono le possibili soluzioni individuate da Confcommercio che, in una lettera indirizzata al Sindaco di Taranto e dell’Assessore allo Sviluppo Economico e Produttivo, rimarca che la decisione di individuare strumenti tributari di sostegno ed incentivo alle nuove aperture nel Borgo e in Città Vecchia potrebbe essere utile a frenare la desertificazione delle più importanti aree a vocazione commerciale della città.

Confcommercio sollecita dunque l’avvio urgente di un confronto con i massimi esponenti politici e tecnici degli assessorati competenti sottolineando che ogni ulteriore indugio, seppure di solo qualche mese, potrebbe essere disastroso.

confcom