Confcommercio: a Manduria…”ripartiamo dal confronto”

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Lo scioglimento per mafia del Consiglio comunale di Manduria ha determinato sconcerto e rabbia in casa Confcommercio,
organizzazione che sempre si batte in difesa dei valori della legalità.
Un impegno che in questi anni ha largamente caratterizzato il confronto di Confcommercio con gli amministratori dell’Ente locale nella costante ricerca di percorsi condivisi tesi a promuovere e valorizzare le imprese e l’economia sana. Un confronto spesso difficile, che, talvolta, ha stentato a dare buoni frutti, evidenziando la incapacità di una parte della politica locale di farsi interprete dei veri e diffusi bisogni del territorio.
“Quanto accaduto in queste ore – si legge in una nota – è oggetto di una riflessione del presidente della delegazione comunale Confcommercio Manduria, Dario Daggiano che, con l’auspicio che dalle ceneri si possa risorgere, puntando sulla costruzione di un percorso di rinascita, invita le organizzazioni rappresentative dei diversi comparti dell’economia ad essere parte attiva di un progetto di rilancio economico, sociale e culturale di Manduria.”

“Sono ormai trascorsi otto giorni dalla comunicazione ufficiale dello scioglimento per mafia del Comune di Manduria. Dopo le prime reazioni a caldo, l’ovvia amarezza e l’inevitabile tristezza che ha accompagnato le riflessioni di questi giorni è tempo di una reazione decisa da parte delle Istituzioni e di tutte le associazioni di categoria. – agùfferma nel suo intervento il Presidente della delegazione Confcommercio Manduria Dario Daggiano – E’ evidente che il vecchio sistema di gestione politica del territorio, terribilmente etichettato appunto come “mafioso”, rappresenta una macchia, un’onta per la città e per tutti quei cittadini che si sentono lontani ed estranei da ogni forma di illegalità. Inoltre, è purtroppo palese che il riverbero della notizia a livello nazionale provoca, e lo farà ancora per lungo tempo, danni di immagine al nostro territorio. Un territorio che da anni invoca attenzione e crescita.
Ecco perché, nonostante un primo momento di assoluta delusione e amarezza, è necessario rimboccarsi le maniche per dare voce alle esigenze della città e dei suoi attori economici.
Da troppo tempo, infatti, Confcommercio Manduria chiede azioni mirate allo sviluppo ed interventi efficaci per lo sviluppo della città al fine di far ripartire una economia locale che negli ultimi anni è rimasta assopita in un lungo e deleterio letargo.
Da dove ripartire? Per Confcommercio Manduria le strade imprescindibili sono due.
Da un lato quella della valorizzazione dell’economia locale ripartendo dai tesori della nostra terra: le produzioni locali eno-gastronomiche e il turismo, trend nazionale e internazionale ancora oggi in forte ascesa e da cui non possiamo più prescindere. Dall’altro quella della costruzione di un nuovo percorso di rinnovamento della politica cittadina perché senza la “buona politica”, quella che dedica le proprie positive energie alla risoluzione dei problemi e all’ascolto delle esigenze della comunità, non può esistere né crescita né vero sviluppo.”
Confcommercio conclude invitando, pertanto, tutte le associazioni di categoria al dialogo: “I 18 mesi che vedranno la presenza della nuova amministrazione straordinaria non devono quindi trascorrere invano o con indolenza: è necessario fin d’ora che Confcommercio Manduria e tutte le altre associazioni di categoria, siano attivamente coinvolte nel progetto di risanamento della città e diventino positivi interlocutori di questo lungo periodo di transizione politica.”