Comprare illegale…sta diventando la normalità
Il mercato illegale non conosce crisi. Purtroppo la attuale fase recessiva che sta attraversando il Paese, sembra avvantaggiare il mercato illegale.
Acquistare prodotti contraffatti come: alimenti, capi di abbigliamento, calzature, musica, videogiochi e tant’altro ancora, finanche prodotti farmaceutici e cosmetici, per tre consumatori sui quattro rappresenta la normalità, nonostante i rischi per la salute e la sicurezza. La Giornata della Legalità (26 novembre), appuntamento annuale di Confcommercio, è un’occasione per porre all’ attenzione di istituzioni e media i fenomeni criminali che più incidono sul terziario di mercato e per mettere in atto iniziative di sensibilizzazione dei consumatori.
Contraffazione e abusivismo sono fenomeni in crescita. Da un’indagine svolta dall’Istituto di ricerca Format Rersearch, nel periodo di novembre 2014, è emerso che, rispetto allo scorso anno, l’acquisto di prodotti illegali e l’utilizzo di servizi erogati da soggetti non autorizzati è in aumento: il 27% dei consumatori – in prevalenza uomini- acquista griffe false e prodotti contraffatti.
Contraffazione e abusivismo sono due delle varie forme di illegalità, spesso volti della stessa medaglia, che più incidono sull’andamento delle imprese del commercio, dei servizi e del turismo. Per il 60,8% delle imprese infatti la concorrenza sleale rappresenta una delle principali cause della riduzione dei ricavi e del fatturato, se non addirittura delle mancate vendite (per il 37,5%), e della difficoltà a mantenere i livelli occupazionali (15%). I prodotti più acquistati sono abbigliamento (46,6%), prodotti alimentari (38%), accessori e occhiali (33%), calzature e borse (24%), farmaci e prodotti parafarmaceutici (21,2%).
L’acquisto di un prodotto illegale purtroppo è legato a comportamenti consapevoli per oltre il 32% dei consumatori nel 2014, contro il 19,8% del 2013, con un aumento del 12,3%. A conferma che il fenomeno è in crescita, nonostante che il 56% conosca il rischio che tale acquisto comporta.