Chiedeva soldi per “pilotare” un’asta giudiziaria: pregiudicato in manette per estorsione

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Avrebbe chiesto del denaro per pilotare un’asta giudiziaria. Pasquale Putignano, 67 anni di Palagiano, è stato arrestato in flagranza di reato per estorsione dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Massafra.
L’uomo, ben noto alle Forze di Polizia, in passato aveva fatto parte dell’omonimo clan mafioso palagianese, promosso e diretto dal fratello Carmelo Putignano, detto “Minuccio”, disarticolato dai Carabinieri di Massafra nel luglio del 2012, con l’operazione “ARTEMIDE”, nel corso della quale è stato tratto in arresto anche l’anziano boss, tutt’ora detenuto, veniva tratto in arresto.
Nei confronti del 67enne, proprio in considerazione dei suoi considerevoli trascorsi giudiziari e della ingiustificata consistenza patrimoniale rispetto ai redditi dichiarati, nel luglio del 2015, era stato eseguito un provvedimento di sequestro anticipato dei beni di cui aveva la disponibilità, per un valore complessivo di diverse centinaia di migliaia di euro, emesso dal Tribunale di Taranto in previsione della successiva confisca.
Nella sua rete, questa volta, è caduto un imprenditore agricolo che opera nell’agro di Palagiano il quale, a causa delle difficoltà economiche e della conseguente esposizione bancaria, aveva visto le sue proprietà rurali, del valore di circa un milione di euro, messe all’asta. E proprio approfittando della vulnerabilità dell’imprenditore, che sperava di poter riacquistare i propri beni e salvare l’azienda agricola di famiglia, Pasquale Putignano, contando sul proprio carisma criminale derivante dal suo passato, aveva richiesto all’agricoltore la somma di 50.000 mila euro allo scopo di non far partecipare all’asta giudiziaria compratori interessati. In caso contrario e cioè se la vittima non avesse aderito alla sua ingiusta pretesa, il Putignano lo aveva minacciato di far presentare molti concorrenti interessati all’acquisto all’incanto, con la perdita definitiva da parte della vittima dei propri averi.
In particolare, la richiesta del 67enne consisteva in una prima tranche di 10.000 euro da corrispondere prima dell’asta, che si sarebbe dovuta tenere a breve, ed ulteriori 40.000 euro allorquando l’agricoltore sarebbe riuscito ad aggiudicarsela, evidenziando così estrema sicurezza nella propria capacità di pilotare la vendita all’incanto a suo piacimento che, molto verosimilmente, non era un’attitudine solo occasionale.
L’imprenditore ha, però, denunciato tutto ai Carabinieri di Massafra che, dopo una serie di indagini, sono riusciti a fermare Pasquale Putignano subito dopo aver incassato dalla sua vittima la somma di 4.000 euro, che costituiva solo un acconto sulla prima tranche di 10.000 euro.
Il 67enne è stato, dunque, dichiarato in arresto per estorsione oltre che deferito contestualmente per il reato di tentata turbativa d’asta, e condotto presso la Casa Circondariale di Taranto a disposizione del P.M. di turno Giovanna CANNARILE.
Le indagini, comunque, proseguono al fine di individuare eventuali ulteriori imprenditori, soprattutto agricoli, che a causa di difficoltà economiche possano essere stati vittime di analoghi fatti reato.

Putignano Pasquale