Cgil, Cisl, Uil: clausole sociali a garanzia livelli occupazionali

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Per salvare ed innovare il sistema produttivo ionico è fondamentale utilizzare i lavoratori estromessi dai processi produttivi a causa della crisi. Ne sono convinti i sindacati Cgil Cisl Uil che in vista dell’importante incontro fissato per lunedì 12 p.v. in Prefettura a Taranto hanno diffuso un comunicato unitario. L’iniziativa è stata sollecitata dalle organizzazioni sindacali e promossa dal Coordinamento Struttura di Missione, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, con l’obiettivo di definire corresponsabilmente prospettive e strumenti necessari a promuovere condizioni favorevoli allo sviluppo di questo territorio già dichiarato area in situazione di crisi industriale complessa (Dl 129/12).
“L’incontro, cui saranno presenti rappresentanti ministeriali e soggetti sia istituzionali regionali e locali che professionali e sociali, rappresentativi della realtà ionica, è da intendere – spiegano i sindacati – come segnale forte dell’importanza da attribuire al confronto continuo con le Parti sociali quale modello migliore di relazione tra istituzioni, territorio e, pertanto, dovrà sviluppare proposte da portare al Tavolo permanente costituito per il Contratto Istituzionale di Sviluppo (Cis) per Taranto, per costruire strategie di sviluppo che riguardano gli obiettivi fissati nella legge 20/2015 e non solo.
Cgil Cisl Uil avanzeranno la richiesta che i lavoratori estromessi dai processi produttivi a causa della crisi trovino l’attenzione del Governo da tradursi in provvedimenti che garantiscano loro opportunità occupazionali nel quadro dei processi di investimenti previsti per questo territorio. “Patrimonio più grande di quest’area è, senza dubbio, il lavoro e la sapienza che si è qui generata e che in contesti produttivi diversificati nel tempo hanno maturato grandi professionalità. Per tali ragioni Cgil Cisl Uil, declinando in tutti i suoi aspetti l’idea di qualità e innovazione, profondamente necessari per il rilancio dell’economia territoriale, ritengono che per salvare ed innovare il sistema produttivo ionico servano innanzitutto questi lavoratori e le loro competenze.”
I lavoratori tarantini – secondo Cgil Cisl e Uil – hanno acquisito, nel tempo, conoscenze fondamentali grazie ad interventi realizzati di straordinaria portata e non potrà esserci Impresa che potrebbe prescindere dalla loro opera; perciò sarà necessario che siano sancite ed applicate clausole sociali intese come strumento di garanzia per il mantenimento dei livelli occupazionali.
Seguendo questa linea saranno due i risultati: la tenuta di un territorio fermo sul cordolo di una polveriera sociale e la garanzia che ad essere impegnati nei processi di bonifica, di ambientalizzazione e di ristrutturazione, siano gli stessi lavoratori che sanno, conoscono e che più di chiunque altro intendono salvare il loro lavoro e salvaguardare la loro terra.
Oltre al tema delle clausole sociali, Cgil Cisl Uil auspicano infine che nella definizione del Contratto di sviluppo si definiscano condizioni favorevoli per investimenti che diano impulso all’economia, nel breve-medio-lungo periodo e si inquadrino nella prospettiva di uno sviluppo basato sulla sostenibilità e sull’etica del lavoro.

PrefetturaTaranto