Caso Maraglino, il Manduria condannato dal Collegio Arbitrale: dovrà risarcire il calciatore

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L’ex capitano era stato escluso dalla rosa biancoverde senza una reale motivazione, il club messapico dovrà risarcire il calciatore e versare i compensi previsti dal contratto stipulato tra le parti.

Tra Maraglino e il Manduria è finita in tribunale. E’ stato l’uomo che ha alzato la coppa Italia al cielo il 5 febbraio 2024 a Molfetta. Leader e capitano del gruppo che ha conquistato il primo storico trofeo dei biancoverdi. In questa stagione aveva sposato la causa dal 24 agosto, rientrando alla base a campionato già iniziato si era ripreso titolarità e i gradi di capitano.
Improvvisamente le cose sono cambiate, il calciatore è finito formalmente fuori rosa senza alcuna comunicazione ufficiale e poi gli è stato intimato di non presentarsi più agli allenamenti. Così il calciatore, assistito dall’Avvocato Edoardo Grosso di Genova (fiduciario dell’Assocalciatori), ha fatto valere le sue ragioni contrattuali nelle sedi opportune e il Collegio Arbitrale in data 11 dicembre 2024, ha condannato il club messapico al pagamento dei compensi maturati (dal 24 agosto al 20 novembre).
Inoltre, il Manduria calcio dovrà risarcire i danni arrecati al suo ex tesserato, che sono pari all’intero importo annuale concordato. Ex tesserato, perché Maraglino con la pronuncia del Collegio Arbitrale ha ottenuto lo scioglimento del rapporto di tesseramento, pertanto sarà libero di accasarsi altrove. Il presente lodo risulta inappellabile e immediatamente esecutivo.
Insomma, è finita nel peggiore dei modi tra il capitano della storica coppa Italia e la società messapica, che ora dovrà gestire fuori dal campo una grana non di poco conto.
Maraglino ringrazia i tifosi
Sono grato di rimanere nella storia del Manduria per essere stato il primo capitano ad alzare un trofeo. Non volevo arrivare a questo punto, sono stato in silenzio fino ad oggi per tutelare me e il Manduria, purtroppo è stata attaccata la persona e il professionista Maraglino. Ringrazio gli avvocati Edoardo Grosso e Antonio Trovato, che si sono occupati della mia vicenda come AIC e hanno fatto valere i miei diritti, e Fernando Argentieri (collaboratore AIC Puglia). La forza di noi calciatori è quella di avere sempre come supporto l’associazione che con 5€ ti offre maggiori servizi e tutele. Manduria resterà sempre nel mio cuore, auguro le migliori fortune per il futuro, chissà magari ci ritroveremo”.

Mario Lorenzo Passiatore