Cartelle dei tributi nella calza dei contribuenti manduriani. Durante di Puglia Popolare per Manduria: “Sistema antiquato che porta solo disagi”

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Nella calza della Befana giunge puntualmente, per molti cittadini di Manduria, il regalo da parte dell’Amministrazione Comunale che, in questi giorni, sta facendo recapitare le cosiddette cartelle “pazze”. Si tratta di cartelle relative a tributi, (integrazione IMU, tassa sulla spazzatura) indirizzate a ignari contribuenti allo scadere dei cinque anni.

La questione è affrontata da Arcangelo Durante di Puglia Popolare per Manduria che, in una nota, esprime il suo disappunto per un fenomeno che continua ancora oggi, nonostante tutti i sistemi informatici e telematici consentano in tempo reale di verificare la situazione contabile del contribuente e “scovare” chi non ha effettivamente pagato. “L’effetto – afferma Durante – è quello di creare disagi a tutti quei cittadini, spesso anziani, che pagano per la seconda volta per errore o anche per non aver conservato le ricevute di pagamento. Un sistema sconveniente che tartassa il contribuente diligente costretto a dimostrare, con grave perdita di tempo all’Ufficio dei Tributi di essere in regola.

 “Non si combattono così gli evasori” prosegue Durante che sottolinea come quello sia l’obiettivo da perseguire.

Ma Durante si sofferma anche sulla rimodulazione dell’Ufficio dei Tributi del Comune di Manduria: “Dopo il fallimento della Gestor prima e CENSUM poi, si stava cercando di internalizzare il servizio di riscossione riorganizzando l’Ufficio per la gestione diretta dei tributi. L’allora sindaco Massafra – ricorda Durante – con l’ausilio del segretario Comunale dell’epoca Jurlaro volle fortemente un bando per un milione e mezzo di euro in cinque anni (300 mila €/ anno) per introdurre i privati in tale ufficio che, sino a qualche mese fa, vedeva impiegati anche tre-quattro dipendenti comunali che sono stati, invece, tutti trasferiti. Durante evidenzia, quindi, come da un “potenziamento” nato a supporto dell’Ufficio che ben si stava organizzando, ora si è passati ad una gestione totalmente “in mano ai privati” che, grazie a quella convenzione possono utilizzare anche locali, cancelleria e attrezzature comunali. “

E senza neanche un dipendente comunale Durante pone riserve anche sul controllo del lavoro svolto dall’Ufficio ed affidato al Dirigente del settore Dinoi.

Anche questo, per Arcangelo Durante di Puglia Popolare per Manduria, è un settore, dunque, da rivedere perché “non è giusto che un servizio così importante sia nelle mani dei privati e che soprattutto non sia attuata un’efficace lotta all’evasione fiscale”