Carosino: arrestato autore ferimento di Cosimo Friuli

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Avrebbe agito spinto da un movente legato a vecchi contrasti per un debito mai onorato e per alcune “avances” che la vittima avrebbe fatto alla sua compagna. Così Angelo Blasi, 35 anni di Carosino, già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e spaccio di droga, aveva deciso di “farsi giustizia da solo” ferendo a colpi di fucile il suo antagonista Cosimo Friuli. Avendo appreso dell’esplosione di alcuni colpi d’arma da fuoco la notte fra il 25 e 26 gennaio 2013, grazie ad una segnalazione giunta alla Centrale Operativa del Comando Provinciale di Taranto, i militari giunti sul posto trovarono l’autovettura della vittima (lasciata incustodita) in quanto era stata accompagnata presso il nosocomio di Grottaglie perché ferita da diversi colpi di fucile. Le indagini, fin dall’inizio, sono state complesse e condotte con i tradizionali sistemi legati all’ascolto dei testimoni e al riscontro delle dichiarazioni, dovendo superare anche l’omertà della vittima e di alcuni dei parenti che non hanno mai voluto raccontare, completamente, come i fatti si erano svolti. Grazie alla minuziosità degli elementi riscontrati con le dichiarazioni rese da alcuni testimoni ed il supporto di attività tecnica, i militari sono riusciti comunque a trovare il bandolo della matassa recuperando la macchina con la quale Angelo Blasi era fuggito dopo aver esploso i colpi di fucile contro la vittima. Decisiva, inoltre, l’analisi dei tabulati telefonici dai quali è emersa la presenza di BLASI sul luogo dell’evento e l’incongruenza con alcune dichiarazioni testimoniali risultate non completamente attendibili e fuorvianti, nonché come BLASI, alle prime luci dell’alba del giorno dopo l’evento, abbia contattato diverse volte il suo legale per poi far perdere le sue tracce.
A distanza di quasi un anno dall’episodio i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, coadiuvati da personale della Stazione Carabinieri di San Giorgio Jonico, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Taranto, nei confronti dell’uomo accusato dei reati contro il patrimonio e spaccio di droga.
Le ricerche sono scattate alle prime luci dell’alba e sono proseguite per diverse ore, fino a che l’uomo è stato notato e controllato alla guida della propria autovettura e condotto nella caserma di San Giorgio Jonico, ove gli è stato notificato il provvedimento e tratto in arresto. L’ordinanza del GIP giunge al termine dell’attività d’indagine del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Martina Franca, su conforme richiesta della Procura della Repubblica di Taranto che concordava con le risultanze investigative dei militari. Allo stesso sono stati contestati i reati di detenzione e porto abusivo di armi e munizioni, lesioni personali gravi ed esplosioni pericolose.

780 blasi angelo