Calcio, il Manduria ha perso l’Eccellenza per soli 37mila euro: tutti i numeri di uno scenario surreale

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Nella giornata di ieri si è discusso del futuro del calcio biancoverde in Aula Consiliare. Toni accesi ed esasperati, le parti si sono confrontate ma è stato un muro contro muro con la signora Occhilupo, in rappresentanza dell’Ug Manduria. La moglie del presidente Di Maggio ha fatto sapere di non volere intraprendere alcun tipo di discorso con la parte istituzionale. La chiusura è totale, ora cresce la preoccupazione tra i tifosi.

Adesso la situazione è davvero critica, la prima forma di mediazione proposta dalle istituzioni non ha prodotto gli esiti sperati. Il presidente della commissione sport Fabrizio Mastrovito ha posto una domanda diretta alla signora Occhilupo: “Lei conferma che la posizione dell’attuale società è di procedere con il fallimento della matricola 100?” La moglie del dottor Di Maggio ha ammesso, con fermezza e freddezza, lo scenario sportivamente catastrofico di voler chiudere battenti. Una risposta che ha gelato l’aula.
Il Sindaco convocherà una nuova seduta a stretto giro per entrare nel merito della vicenda. Anche se, la chiusura sembrerebbe piuttosto netta: “Non parleremo più con loro” – fa sapere la signora Occhilupo.
Tra gli interventi più lucidi e centrati c’è sicuramente quello dell’avvocato Lorenzo Bullo che ha chiesto lumi sulla situazione debitoria della società, ma non sono pervenute risposte attinenti. E su questo aspetto abbiamo indagato noi nelle ultime ore.

Oggi documenti e numeri contano più delle dichiarazioni e fugano ogni dubbio. E’ importante capire lo stato in cui versa la società messapica e cosa è accaduto negli ultimi mesi. Dopo il passaggio di consegne da Vinci a Di Maggio in data 25 giugno 2024, con il conseguente accollo del debito da parte della nuova proprietà, si è aperta ufficialmente la nuova gestione.

L’Agenzia delle Entrate e il debito con i tesserati, le sanzioni sono riconducibili al secondo aspetto: ecco i numeri

Le situazioni che necessitavano di maggiori attenzione riguardavano gli emolumenti degli ex tesserati, per evitare sanzioni dalla giustizia sportiva (provvedimenti che sono poi piombati al termine della stagione). Sul tavolo nove situazioni da risolvere prima dell’inizio della stagione con i calciatori: Espinar, Castro, Maroto, Ristovski, Plecic, Lorusso, Cavaliere, Bocchino e Ungredda. Il caso Maraglino sopraggiungerà a stagione in corso.

L’attuale società del presidente Di Maggio ha stipulato nove transazioni a fine giugno, raggiungendo  degli accordi economici con i calciatori a cifre inferiori rispetto ai contratti in essere. Un’operazione che ha permesso al Manduria di chiudere le pendenze con i tesserati (solo sulla carta) per 37 mila euro complessivi. La società, inoltre, avrebbe chiesto di rateizzare i pagamenti ma, di fatto, non li ha mai onorati. Tra ottobre e dicembre 2024 sono stati notificati a mezzo pec i lodi dei tesserati: la situazione era chiara, fin troppo chiara sin dal principio.

I nove punti di penalizzazione che hanno sancito la retrocessione, sono frutto delle inadempienze nei confronti dei tesserati. E’ opportuno fare chiarezza e non confondere la situazione debitoria del Manduria con l’Agenzia delle Entrate che ammontava a giugno 2024 intorno ai 188 mila euro, così ripartiti: 139 mila euro fino al 2015 più 48 mila euro (Iva 2022-2023-2024). Da aggiungere 4300 euro per due fornitori diversi. Aspetti però che non inficiavano (in quel momento) sul futuro immediato del calcio messapico. Insomma, il Manduria ha salutato l’Eccellenza che aveva conservato sul campo per soli 37 mila euro, ovvero per il debito maturato con i tesserati: su questo aspetto ha agito la giustizia sportiva. Oggi, con un anno di gestione in più, la situazione debitoria si è ulteriormente appesantita? Perché la società non chiarisce i punti oscuri? Sono queste le risposte che cerca una città intera.

Mario Lorenzo Passiatore