Brindisi: la GdF confisca 5,8 milioni di Euro ai Cannone

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Due distinti provvedimenti di confisca di beni nei confronti della famiglia Cannone sono stati eseguiti al
termine dell’indagine effettuata sia con attività di polizia giudiziaria che con accertamenti economico patrimoniali dai finanzieri del Comando Provinciale di Brindisi allo scopo di aggredire i patrimoni illecitamente conseguiti.
Le operazioni hanno riguardato Oscar Cannone, con precedenti penali, tra l’altro, per riciclaggio dei relativi proventi rintracciati presso Istituti di Credito presenti in alcuni “paradisi fiscali” (tra cui Bahamas, Principato di Monaco e Repubblica di San Marino) ed il padre, il pluri pregiudicato Ciro Cannone, con precedenti penali, tra l’altro, per associazione per delinquere finalizzata al
contrabbando di sigarette, ed i suoi stretti familiari.
Il primo provvedimento riguarda l’esecuzione del decreto di confisca di beni, (ex art. 24 del D.Lgs. n. 159/11,) emesso dal Tribunale di Brindisi nei confronti di Oscar Cannone, a conclusione di un iter giudiziario durato circa un anno e
mezzo, scaturito da complesse indagini di natura economico-patrimoniale, coordinate dalla locale Procura della Repubblica ed eseguite, tra il dicembre 2013 ed il giugno 2015, dal Nucleo di Polizia Tributaria di Brindisi.
A conclusione dell’indagine, convenzionalmente denominata “Plast”, Oscar Cannone è risultato intestatario di beni di valore nettamente sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati ed all’attività economica svolta da lui o dai componenti del suo nucleo familiare.
Il provvedimento di confisca ha riguardato un’azienda operante nel settore del commercio di materiale plastico e beni, veicoli e rapporti bancari, per un valore complessivo di oltre € 1.800.000,00.
Nel secondo caso i militari hanno eseguito la sentenza di confisca di beni,(ex art. 12 sexies della Legge n. 356/92) emessa dal Tribunale di Brindisi e divenuta irrevocabile nel dicembre 2014 con il pronunciamento della Suprema Corte di Cassazione, nei confronti dell’organizzazione criminale
facente capo al contrabbandiere Ciro Cannone.
La confisca giunge dopo un iter giudiziario durato circa quindici anni, scaturito dalle operazioni “Cash-Flow” e “Cash-Flow II” coordinate dalla locale Procura della Repubblica ed eseguite, tra il 1999 ed il 2002, dal Nucleo di Polizia Tributaria di Brindisi che si concludevano sia con provvedimenti di custodia cautelare in carcere che con numerosissimi decreti di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, riguardanti due aziende, immobili, veicoli, denaro contante in lire ed in dollari USA e rapporti bancari. Il patrimonio dello Stato, con l’esecuzione del provvedimento, ha acquisito in maniera definitiva beni, già nella disponibilità del pregiudicato, per un valore complessivo di circa € 4.000.000,00.
Queste operazioni testimoniano ancora una volta il costante impegno delle Fiamme Gialle nell’aggressione ai patrimoni illeciti, nonché la valenza degli accertamenti economico-patrimoniali che, eseguiti sia sul territorio nazionale
che all’estero, rappresentano uno degli strumenti più incisivi nella lotta alla criminalità comune ed organizzata.

gdf brindisi